Edilizia, fermo ormai il 97% dei cantieri
Fermo il 97% dei cantieri edili aperti in provincia di Brescia. Il dato proviene direttamente dagli uffici del Collegio costruttori di via Foscolo a Brescia ed è il risultato del recepimento del decreto Chiudi Italia firmato dal premier Conte lo scorso week end. Nello specifico, il 67% dei cantieri risultava già sospeso la scora settimana, in corrispondenza delle direttive del precedente decreto del governo, il cosiddetto Cura Italia. Attivi a oggi, quindi, solamente gli operatori impegnati in interventi straordinari o essenziali come ad esempio la manutenzione delle condotte dell’acqua e del gas. «Alla fine si è deciso quanto noi, come Ance Brescia, seconda organizzazione edile italiana
"Deldossi Giusto chiudere, ma serve un intervento importante a livello nazionale per garantire la ripartenza
per rilevanza, avevamo suggerito e chiesto sin dall’inizio di marzo — ragiona il presidente Massimo Deldossi —, e cioè che fosse opportuno chiudere i cantieri non fondamentali né essenziali per quindici giorni. Le imprese edili da noi rappresentate si dichiararono disposte a compiere un rilevante sacrificio, facendo la propria parte con senso di responsabilità sociale. Una chiusura amara e pesante, per la sostenibilità stessa di moltissime imprese, ma necessaria per contribuire a contrastare la diffusione del Covid–19». Le preoccupazioni dei costruttori si concentrano tuttavia sul post emergenza sanitaria. «Auspichiamo che il provvedimento di chiusura, a maggior ragione ora che vale per tutta la filiera, non sia un pretesto per i committenti per aprire contenziosi, e nemmeno ci sia spazio per strumentali speculazioni — prosegue il numero uno dell’Ance provinciale —. Dobbiamo essere chiari su un punto, sul quale ancora attendiamo risposte chiare: deve essere garantita la liquidità e la continuità delle aziende, non solo a tutela delle imprese edili ma a tutela del Paese, del suo sistema produttivo, economico e sociale». Innegabilmente, servirà ora per Deldossi un supporto istituzionale di fortissimo impatto, «ben superiore a quanto sinora ventilato dal livello centrale a cominciare da iniziative di stimolo economico». (mdb)