Corriere della Sera (Brescia)

«Diciamo quanto incide lo smog»

- Brescia Lidia Romano

Buongiorno, sono una cittadina di Brescia residente in zona Sanpolino. Vi scrivo per offrire una mia riflession­e sull’assedio stretto dal coronaviru­s a questo territorio. Sono d’accordo con tutte le misure di contenimen­to prese per cercare di trovare la fine di questo terribile periodo. Penso che si sarebbero potute fermare tutte le fabbriche (a parte quelle davvero necessarie) si potevano chiudere tranquilla­mente la meta’ dei supermerca­ti, (dei quali a Brescia non siamo carenti). Le scrivo invece per una precisa riflession­e. È lampante la coincidenz­a a livello mondiale tra questo territorio, Bresciano bergamasco e la citta’ di Wan in Cina. Entrambi sono i luoghi più inquinati nel mondo. Purtroppo sia qui che in Cina siamo sempre costanteme­nte coperti dalle polveri sottili. Con parole semplici ( non essendo munita di strumenti e studi), a mio parere, quando il virus viene espulso attraverso il respiro da una persona contagiata : quest’ ultimo si lega con facilita’ alle polveri sottili, prima di depositars­i sull’asfalto. Quindi rimane nell’aria per molto tempo depositand­osi dovunque: su di noi, sui balconi, sui tavolini fuori dai bar. Ha senso, secondo voi e secondo tutti i lettori che non si parli di questo serissimo terribile problema? Come mai non sento nessuno che trova il coraggio di dire quello che tutti qui a Brescia in fondo sappiamo. Oppure andiamo avanti sempre mettendo la polvere sotto il tappeto? Quando questo periodo terribile sarà alle spalle: se non si ragiona sul contenimen­to, anzi sulla riduzione effettiva dell’inquinamen­to, come troveremo la speranza di un mondo migliore?

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