Dal 12 marzo 2.152 denunce
E i droni funzionano: focus su strade e parchi
Sono più di duemila le persone denunciate dal 12 marzo per aver violato le disposizioni del decreto del premier. Tanti sorpresi grazie all’uso dei droni.
Al rumore delle pale degli elicotteri, ormai, ci abbiamo quasi fatto l’abitudine. Siano gialli, quelli dell’elisoccorso. O neri, dei carabinieri. I primi trasferiscono pazienti in ospedale per salvarli, i secondi, invece, controllano le persone sane affinché non transigano le regole. E in loro aiuto, da giorni, le forze dell’ordine fanno decollare pure i droni: silenziosi, veloci e precisissimi. «Colleghi» meccanici a tutti gli effetti.
Quelli in dotazione ai carabinieri (gentilmente concessi dal secondo Nucleo elicotteri di Orio al Serio) — ne hanno anche polizia di Stato e locale — hanno già «inquadrato» e pizzicato in flagranza decine di persone: insieme al Parco Gallo o in giro in città. Si levano in volo generalmente due volte al giorno: al mattino e nel pomeriggio. Devono monitorare, in primis, le strade principali della città (fino all’hinterland) e i parchi, chiusi da ordinanza comunale. Ma è capitato di ingaggiarli anche di notte: ci vedono benissimo, grazie alla telecamera che restituisce immagini ad altissima definizione pur zoomando fino ai dettagli. Filmati e posizione vengono trasmessi in tempo reale alle pattuglie, che arrivano nel punto indicato molto rapidamente.
Dal 12 marzo scorso al primo aprile tra città e provincia sono state controllate in tutto 43.065 persone: ben 2.152 le denunce verbalizzate per violazione al decreto ministeriale — a cui se ne aggiungono altre 36 per false attestazioni o dichiarazioni a pubblico ufficiale e 103 per altri reati. In 12 sono finiti in manette.
A setaccio anche 16.901 attività commerciali: per 13 è scattata la denuncia. A carico di 255 esercenti, invece, sono state comminate sanzioni di carattere amministrativo.