Campionesse e casa Rischia di sparire l’80% delle società
Anna Polinari a Verona sceglie la campagna, mentre le gemelle Zanne si ritrovano nel giardino della casa di Brescia. Alcune fanno le ripetute sulla rampa che porta in garage. Nicole Colombi sta preparando i 50 km di marcia su un tapis roulant con inevitabili conseguenze muscolari. «L’attività è condizionata, ma è comprensibile. Rispetto alla salute, tutto oggi passa, giustamente, in secondo piano. Per ora— spiega Stefano Martinelli, direttore tecnico dell’Atl. Brescia 1950 campione d’Italia in carica — non abbiamo date certe sulla ripresa. La Federazione ha modificato i calendari, inserendo gli Assoluti a fine luglio, ma se riprendiamo a maggio non abbiamo nemmeno il tempo per fare i minimi. I Campionati di società forse saranno a settembre con una fase di qualificazione a giugno. Onestamente mi sembra tutto difficile». Parliamo di un gruppo che tra le sue fila annovera 18 atlete nel giro della nazionale. Alla ripresa molte squadre avranno le casse vuote. «Sopravviviamo con uno sponsor principale (Metallurgica San Marco dopo 17 anni con Ispa Group) e tanti piccoli sostenitori, che stanno rivolgendo il loro impegno alle strutture sanitarie». È complicato anche per una società come l’Atletica Brescia 1950, che ha 70 anni, programmare e portare le ragazze agli Italiani. «Sarebbe più opportuno fare qualcosa a settembre/ottobre. Prima si rischia solo di uccidere le società: l’80% non ce la farà». (l.z.)
Atletica Brescia 1950 La sopravvivenza grazie ai sostenitori nessuna data certa sulla ripresa ufficiale