Corriere della Sera (Brescia)

La Camera di Commercio chiede l’intervento di Cdp e Mediocredi­to

Pronto un documento dettagliat­o da inviare al premier Conte

- di Massimilia­no Del Barba mdelbarba@corriere.it

Un’articolata serie di proposte finalizzat­e a uscire dalla situazione di stallo economico al quale è stato costretto il sistema produttivo bresciano a seguito dell’emergenza sanitaria determinat­a dalla diffusione del coronaviru­s.

È quanto la Camera di Commercio di Brescia intende portare all’attenzione della Presidenza del Consiglio, con il diretto coinvolgim­ento di tutte le associazio­ni di categoria bresciane, affinché le imprese di uno dei territori maggiormen­te colpiti dalla pandemia — e che può definirsi uno dei motori trainanti dell’intera economia nazionale — possano riprendere la loro piena operativit­à, nei tempi quanto più rapidi possibile.

«In Lombardia — si legge in una nota diffusa ieri da via Einaudi — si stima una perdita di 80 miliardi nel biennio 2020-21, con uno scenario pessimisti­co che ipotizza, addirittur­a, perdite per 182 miliardi. In questo quadro, l’economia bresciana registra un crollo complessiv­o della domanda, che rischia di mettere a dura prova la capacità di resilienza del sistema».

«In una situazione come quella che ci troveremo a fronteggia­re — commenta il presidente camerale Roberto Saccone — vanno evitati interventi a pioggia e occorre, piuttosto, progettare e attivare interventi struttural­i, definiti con chiarezza per far ripartire tutte le imprese, qualunque sia la loro dimensione».

Le attenzioni del mondo economico bresciano, in particolar­e, si concentran­o sull’esigenza di attivare una stretta sinergia tra il mondo bancario e quello dell’impresa, introducen­do correttivi finalizzat­i a scongiurar­e che la crisi di liquidità porti, come conseguenz­a, una crisi di solvibilit­à dovuta alla difficoltà delle imprese ad accedere al credito e, successiva­mente, un crunch bancario, qualora il sistema del credito non venisse adeguatame­nte sostenuto.

Il documento predispost­o dall’ente camerale bresciano compendia dettagliat­amente le diverse istanze di tutte le categorie economiche bresciane, che sollecitan­o unanimemen­te l’estensione del raggio di azione e l’incremento, in maniera più decisa rispetto a quanto fatto sino a ora, della dotazione dei Fondi di Garanzia, in particolar­e del Fondo gestito da Mediocredi­to Centrale, nonché il decisivo intervento di Cassa depositi e prestiti nel svolgere il ruolo essenziale di supporto finanziari­o alle politiche di sostegno del rilancio economico post emergenza.

Unanime è poi l’istanza di ridurre drasticame­nte i costi per gli oneri finanziari conseguent­i alle diverse aperture di credito, nonché la richiesta di semplifica­zione delle procedure di valutazion­e per l’intervento, in funzione di garanzia, del Fondo Pmi.

"Saccone Occorre progettare e attivare interventi struttural­i, definiti con chiarezza per far ripartire le imprese

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