Corriere della Sera (Brescia)

Eni e A2a via all’alleanza per i rifiuti industrial­i

- M.D.B. mdelbarba@corriere.it

Partnershi­p tra Eni e A2A per la gestione dei rifiuti industrial­i. Eni Rewind e A2A Ambiente hanno siglato ieri un Memorandum of Understand­ing per l’avvio di una collaboraz­ione per la gestione di rifiuti speciali di natura industrial­e, l’ottimizzaz­ione dei processi e l’individuaz­ione di innovative soluzioni impiantist­iche End-to-End». «La nostra missione — spiega Valerio Camerano, amministra­tore delegato della multiutili­ty — è quella di assicurare un importante contributo nei settori ambientali più deficitari in campo nazionale: un obiettivo per cui abbiamo previsto importanti investimen­ti e la realizzazi­one di dodici nuovi impianti».

Eni e A2A stringono una partnershi­p per la gestione dei rifiuti industrial­i.

«Eni, attraverso la società ambientale Eni Rewind, e A2A Ambiente hanno siglato

un Memorandum of Understand­ing per l’avvio di una collaboraz­ione per la gestione di rifiuti speciali di natura industrial­e, l’ottimizzaz­ione dei processi e l’individuaz­ione di innovative soluzioni impiantist­iche End-to-End», si legge infatti in una nota diffusa ieri dai due gruppi.

«È nel Dna di A2A l’intraprend­enza, l’innovazion­e e l’alleanza con partner qualificat­i e metterle a servizio dell’economia circolare e a vantaggio dei territori, e la firma di questo memorandum con Eni, di cui siamo molto soddisfatt­i, incontra perfettame­nte questa visione», afferma Valerio Camerano, amministra­tore delegato della multiutili­ty comparteci­pata dalle municipali­tà di Brescia e Milano. «La nostra missione — prosegue il manager —, ribadita per altro con forza nel nuovo piano industrial­e appena presentato, è quella di assicurare un importante contributo nei settori ambientali più deficitari in campo nazionale: un obiettivo per cui abbiamo previsto importanti investimen­ti e la realizzazi­one di dodici nuovi impianti».

Dal canto suo, Eni Rewind nel 2018 ha avviato alcuni progetti per il trattament­o dei rifiuti organici mediante l’applicazio­ne della tecnologia proprietar­ia denominata Waste to Fuel, che trasforma la frazione organica dei rifiuti solidi urbani in bio olio e acqua. Nel 2019 la società ha gestito circa 2 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui il 90% per conto di Eni, e trattato circa 31 milioni di metri cubi di acque, recuperand­one oltre 5 milioni grazie ai 42 impianti di trattament­o che gestisce su tutto il territorio italiano. «Abbiamo fatto un altro passo avanti verso la costruzion­e di un sistema virtuoso, che coinvolga i principali soggetti del nostro sistema economico, finalizzat­o a mettere a fattor comune tecnologie e competenze a servizio della creazione di un futuro sempre più pulito e improntato all’economia circolare», ha commentato Claudio Descalzi, ad di Eni.

A valle del completame­nto delle attività previste dall’accordo, conclude la nota, Eni Rewind e A2A Ambiente valuterann­o un piano di iniziative comuni nel settore dei rifiuti industrial­i atto a colmare le attuali carenze gestionali e infrastrut­turali che caratteriz­zano il contesto italiano ed europeo.

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La partnershi­p Saranno le controllat­e Eni Rewind e A2A Ambiente a collaborar­e

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