Il premier ai sanitari: non abbassate la guardia
«Servono più medici specialisti», in particolare anestesisti. È quello che hanno chiesto i direttori degli ospedali bresciani al premier Giuseppe Conte. Sottolineando che è necessario «riprogrammare la formazione» dei medici e «aumentare le borse di studio». Magari permettendo a chi si iscrive ad una scuola di specialità di cominciare a «lavorare in ospedale con un contratto», un po’ come accadeva qualche decennio fa. Tra i presidi in prima fila anche Poliambulanza: non a caso ha partecipato all’incontro anche il direttore Alessandro Triboldi, che ha letto l’invito del premier come «un riconoscimento del lavoro svolto da tutti i collaboratori del nostro ospedale». Con almeno un migliaio di operatori contagiati dal virus in tutta la provincia, «anche i carichi di lavoro si sono ulteriormente aggravati» gli ha ricordato il direttore dell’Asst Valcamonica Maurizio Galavotti. Nonostante il superamento del lockdown, l’emergenza non finirà il 4 maggio. Lo stesso premier ha detto che gli ospedali «devono essere pronti a riconvertirsi, con posti letto dedicati» ai Covid. La parola chiave rimane quindi «flessibilità», dato che un ritorno della pandemia non è escluso. Il premier ha poi auspicato una maggiore integrazione tra ospedale e territorio, con “un ruolo” più forte dei medici di famiglia. (m.tr.)