Cambio al vertice per Gefran Marcello Perini è il nuovo ad
Business in calo nel primo trimestre a causa dell’emergenza sanitaria
Il cambio al vertice di Gefran con la nomina ad amministratore delegato di Marcello Perini diventa ufficiale nel giorno dell’approvazione, da parte dell’assemblea dei soci dell’azienda di Provaglio d’Iseo, del bilancio 2019 che conferma ricavi consolidati per 140,54 milioni di euro (+3,7% sul 2018), grazie in particolare all’acquisizione di Elettropiemme, Mol in discesa da 20,06 a 19,73 milioni di euro e utile netto a 7,04 milioni di euro, mantenuto a riserva, in discesa rispetto agli 8,15 milioni del 2018.
Bresciano, 51 anni, una laurea in Ingegneria meccanica e un Executive Master of Business Administration, Perini è in azienda dal 1995, avendo guidato l’area R&D della Business Unit Sensori di cui nel 2015 è divenuto General Manager. «Quest’incarico è l’evoluzione di un percorso professionale compiuto interamente nel gruppo che mi rende orgoglioso — ha dichiarato —. Ringrazio la proprietà per la fiducia e tutti i colleghi con i quali ho collaborato: questo traguardo non sarebbe stato possibile senza l’arricchimento professionale che ho tratto dal lavoro in team. Credo che la conoscenza del gruppo maturata in questi anni sarà molto utile per affrontare le complessità dell’attuale fase e per
Ingegnere, 51 anni, in Gefran dal 1995, Marcello Perini è il nuovo Ceo dell’azienda di Provaglio guidare il percorso di sviluppo dei prossimi anni».
Tema, quello del Covid, che è stato affrontato ieri dall’assemblea. «Benché l’attività aziendale abbia registrato un serio rallentamento— si legge in una nota —, in Italia i reparti dedicati a filiere produttive essenziali (medicale e plastica, in particolare) hanno continuato a essere operativi. Le misure adottate dai governi per contrastare la diffusione del virus hanno tuttavia determinato un calo della domanda che ha impattato negativamente sui ricavi anche delle controllate estere: nel primo trimestre dell’anno i ricavi totali del gruppo sono così diminuiti del 13%».