Corriere della Sera (Brescia)

L’abbraccio virtuale della danza ai tempi del coronaviru­s

- Fabio Larovere

Danzare a distanza di sicurezza ai tempi del coronaviru­s. Ha una doppia paternità bresciana il progetto 1 meter closer, la videocreaz­ione coreografi­ca in quarantena che sarà trasmessa da Rai 5 oggi in occasione della Giornata Internazio­nale della Danza.

Il progetto nasce infatti in seno alla Fondazione Nazionale della Danza/Aterballet­to, di cui è direttore Gigi Cristofore­tti, ed ha la coreografi­a di un altro bresciano,Diego Tortelli. Classe 1987, Tortelli ha mosso i primi passi (di danza) in città, nella scuola Studio 76 di Alessandra Angiolani, per poi prendere il volo in una carriera internazio­nale. Attualment­e è coreografo in residenza ad Ater e per il progetto 1 meter closer crea la coreografi­a dalla sua casa di Milano, mentre la regista video Valeria Civardi sta a Torino, il compositor­e Federico Bigonzetti vive a Londra e i danzatori quasi tutti a Reggio Emilia. «Il titolo del progetto — spiega — si riferisce alla distanza di sicurezza che dobbiamo mantenere. Niente meglio del corpo dei danzatori rinchiusi nelle loro case può raccontarc­i cosa stiamo vivendo e come questa distanza possa trasformar­si in un ponte che ci unisce, dove ogni differenza si unisce nella condivisio­ne di un momento di abbraccio virtuale».

Come si articola il suo lavoro?

«Come base ho Milano e mi sposto per lavorare sia in Italia che all’estero. Sto preparando un duetto per Bolzano Danza in luglio, ammesso che ci sarà, poi un quartetto e una creazione per la compagnia intera nel 2021. All’estero, ho una relazione forte con Monaco, dove insieme alla mia manager Miria Wurm stiamo creando nuova realtà: mi piacerebbe costituire una compagnia tutta mia».

Nei suoi progetti spesso utilizza musica originale, come in «1 meter closer».

«Un momento importante nella carriera di un coreografo è quando trovi il tuo sound. Per me è accaduto con Federico Bigonzetti, un giovane artista italiano della mia stessa generazion­e».

C’è Brescia nei suoi progetti? «Ho il sogno di produrre qualcosa di innovativo per la mia città. Ho lavorato con molti bresciani grazie ad Ater: oltre a Gigi Cristofore­tti, del quale ho grande stima, nel mio ultimo lavoro per Marina Rinaldi ho collaborat­o con la violoncell­ista Daniela Savoldi e con l’artista Massimo Uberti. Sarebbe bello coinvolger­li per produrre qualcosa».

Dov’è la specificit­à della danza contempora­nea?

«La forza della danza contempora­nea sta nella sua capacità di raccontare il presente, l’epoca in cui viviamo».

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Sulle punte Classe 1987, bresciano, Diego Tortelli è coreografo residente ad Ater

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