Corriere della Sera (Brescia)

È fuori pericolo la bambina morsa dal cane dei nonni

- Arrighetti

Non rischia la vita la piccola Matilde. La bimba di quasi due anni azzannata domenica a Cividate, dal boxer dei nonni. È in terapia intensiva a Bergamo, ed è sedata, ma non ha ferite gravi, solo qualche punto sulla nuca.

Non sono mai state disperate le condizioni di Matilde Gioia, la bambina di venti mesi residente a Berzo Inferiore in valle Camonica che domenica è stata azzannata dal cane dei nonni e che è ricoverata in terapia intensiva al Giovanni XXIII di Bergamo. «Certamente non è qui per una gita di piacere — commentano amaramente i familiari — ma la verità è che sta reagendo bene alle cure e presto potrebbe risvegliar­si dallo stato di coma in cui viene tenuta affinché i dottori possano monitorare al meglio l’evoluzione del suo quadro clinico». La piccola, figlia di due operatori sanitari (il padre Stefano Gioia è ginecologo all’ospedale di Esine, la mamma Alessia Battaglia è ostetrica), era da poco rientrata in valle Camonica dopo essere rimasta per un paio di mesi con la mamma a Roma dai nonni paterni. Domenica era andata dai nonni a Cividate. In base alle testimonia­nze raccolte dai carabinier­i della compagnia di Breno, Matilde stava camminando sul vialetto del giardino accanto alla nonna. All’improvviso, senza alcun motivo apparente, il cane dei nonni, un boxer che non aveva mai dato problemi di comportame­nto e che non aveva mai aggredito nessuno, le si è scagliato contro mordendola alla testa, tra la nuca e l’orecchio destro. Le ferite hanno subito iniziato a sanguinare: la bambina è stata quindi portata in ospedale a Esine dove il Pronto soccorso ha deciso di trasferirl­a d’urgenza con l’eliambulan­za a Bergamo. Contrariam­ente a quanto emerso subito dopo l’incidente, in volo la bambina non ha subito nessun arresto cardiaco: alcuni parametri vitali erano alterati, ma sono tornati nella norma una volta che alla piccola sono state somministr­ate le prime infusioni di sangue, necessarie in seguito alla forte emorragia che la ferita le aveva procurato. Una volta giunta in ospedale a Bergamo, i medici l’hanno curata applicando­le alcuni punti di sutura all’orecchio ferito. Il resto del volto non ha riportato alcuna conseguenz­a, ma il morso del cane poteva avere conseguenz­e tragiche: i denti dell’animale hanno sfiorato pericolosa­mente le vene e le arterie del collo. «Adesso aspettiamo che si risvegli, i primi segnali sono incoraggia­nti» concludono fiduciosi i familiari. Anche il boxer è sotto stretto controllo da parte dei veterinari: non avendo mai dato problemi comportame­ntali, per lui si profila il trasferime­nto in un’altra casa.

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