Scippatore rischia di annegare
Prima l’hanno salvato, poi ammanettato. Perché ha rischiato lui per primo di essere vittima delle sue stesse malefatte: annegando durante la fuga dagli agenti della questura. Aveva appena scippato un’anziana signora nella zona a nord-ovest della città, salvo poi scappare in sella alla bici «nascosto» negli abiti scuri che la vittima ricordava piuttosto bene. Dopo la segnalazione in centrale i poliziotti hanno iniziato a cercarlo dentro l’ex Ideal Clima, in via Milano. Lui, straniero, sentendosi braccato, ha iniziato a scappare tra i fabbricati abbandonati, inseguito a vista. Ma durante la fuga, e dopo aver gettato a terra un involucro trasparente — dentro c’erano tre grammi di eroina — evidentemente agitato, lo scippatore è precipitato all’interno di una grande cisterna interrata nascosta tra la vegetazione, profonda oltre tre metri e piena di acqua sporca. Non sapeva nuotare, però. E ha iniziato a urlare, dimenarsi e chiedere aiuto. Tanto che uno degli agenti non ha esitato a gettarsi nella grande vasca per salvarlo. Il problema è che mentre tentava di tenerlo a galla, sopraffatto dall’agitazione e dall’istinto di sopravvivenza il malvivente si è aggrappato al poliziotto, spingendolo più volte sotto il pelo dell’acqua. Vista la situazione sempre più angosciante e pericolosa, sia per il collega che per il fuggitivo, l’altro agente ha afferrato tempestivamente il braccio dello straniero il quale a sua volta stava ormai finendo in profondità, facendo in modo che il collega riprendesse fiato e uscisse dalla cisterna. Non bastasse, una volta trascinato fuori lo scippatore ci ha provato di nuovo, a scappare: spingendo e scalciando proprio colui che l’aveva appena salvato. Alla fine è stato arrestato. (m.rod.)