Tener-a-mente rimandato all’anno prossimo
Al rito iconoclasta dell’anarchico-jazz Herbie Hancock, al viaggio in orbita di Beck — il suo nome ha provocato isterie di massa e intasato il sito di prevendite — e a tutti gli altri eventi cult del cartellone avrebbero potuto assistere pochissime persone: solo 200 a serata, secondo l’articolo 1 lettera m del Dpcm.
Arrivederci al 2021: con una mail di qualche riga — l’incipit: «Il governo ha ufficializzato quello che ormai pareva inevitabile» — ma senza polemiche, il festival Tener-amente ha comunicato ai suoi spettatori che è tutto rimandato all’anno prossimo. Le misure per rendere i teatri e i suoi spettatori immuni al coronavirus, infatti, consentirebbero all’Anfiteatro del Vittoriale di accogliere pochissime persone: «Abbiamo aspettato a posticipare le date di questa edizione, la decima, finché è stato possibile. Il nostro pubblico si è dimostrato molto sensibile» fa sapere Viola Costa, la direttrice. Polemiche: zero. «In questa situazione extra-ordinaria — dice — deve prevalere il rispetto». Le perdite economiche? «Ci sono tantissime voci di costo. Al momento è difficile dare un numero preciso, ma sono alte». Ora bisogna pensare a ri-fissare le date, incrociare i calendari degli artisti, rivedere i contratti (anche con i tecnici) e dare le istruzioni sui biglietti già preso (sul sito anfiteatrodelvittoriale.it).
Tra qualche giorno, o al massimo settimana, verrà reso noto il nuovo calendario del festival. Intanto, ci sono già due certezze: si chiamano Francesco De Gregori e Niccolò Fabi. Il primo si esibirà nell’alcova dannunziana il 10 luglio dell’anno prossimo. Il secondo il 18 luglio. Chi volesse prenotare i biglietti consulti immediatamente ticketone: le prevendite sono iniziate stamattina.