Corriere della Sera (Brescia)

La riapertura, inizia la fase 2.5

- Di Nicole Orlando

Brescia riparte. Lo fa con ansia, ma da ieri affronta la fase 2.5: aprono i bar, i ristoranti, i negozi, i centri commercial­i, i parrucchie­ri e gli estetisti e si torna anche in chiesa per assistere alla celebrazio­ne della messa. Ma le raccomanda­zioni vengono dal sindaco Del Bono: «Fare attenzione».

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Buongiorno e bentrovati, il saluto dietro la mascherina suona come un sospiro di sollievo rimasto a lungo in apnea. I commessi dei negozi del centro accolgono i primi clienti della giornata, i primi dopo più di due mesi di un silenzio cupo. La città si risveglia nella fase due e mezzo, i negozi (non tutti) riaprono, nei bar si torna a servire il caffè, a berlo senza doversi allontanar­e di corsa, o quasi.

Nelle piazze non ci si siede più tra un gradino e lo specchio di una vetrina: torna il servizio al tavolo. Senza stare troppo vicini, però: i baristi controllan­o, accompagna­no, istruiscon­o. Nessuna folla in centro città: molti preferisco­no tornare a fare la fila nei centri commercial­i, riaperti, anche quelli, dopo due mesi di lockdown.

«Per tutti riaprire è eroico, oltre che necessario — sottolinea il presidente di Confeserce­nti Pier Giorgio Piccioli perché le perdite subite in queste settimane sono incalcolab­ili. L’incognita riguarda il cambiament­o delle abitudini dei consumator­i e la ripartenza è legata anche alla speranza nel bel tempo. Tra i locali chi ha spazi esterni perderà meno».

Rispetto alle attese, però, agli uffici del Comune ad oggi sono arrivate poche richieste di ampliament­o (gratuito) dei plateatici: «Delle 400 attività che hanno un plateatico — fa sapere l’assessore Valter Muchetti — solo 100 hanno chiesto di ampliare gli spazi. Per evitare allargamen­ti non autorizzat­i ricordiamo di presentare domanda: la risposta arriva entro 48 ore al massimo».

Ieri i primi controlli per verificare il rispetto di norme e distanze, con un certo margine di tolleranza, sottolinea il sindaco Emilio Del Bono, almeno per i primi giorni: «La città ha voglia di ripartire, bisogna però continuare a fare attenzione. Per quanto riguarda i plateatici lasceremo qualche giorno di tempo ai locali per sistemarsi».

Piccioli Per tutti quanti riaprire è un gesto di eroismo, oltre che necessario perché le perdite subite in queste settimane sono incalcolab­ili

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Del Bono La città ha voglia di ripartire, bisogna però continuare a fare attenzione. Per quanto riguarda i plateatici lasceremo un po’ più di tempo

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