Code all’entrata e percorsi tracciati Ma qualche serranda resta chiusa
La chiusura fino a data da destinarsi era stata annunciata con un avviso incollato alla vetrata d’ingresso. Ieri, primo giorno di riapertura, davanti all’ingresso c’era una lunga fila di transenne rosse, a delimitare il percorso d’ingresso. Le porte si sono aperte alle 10, ma c’erano clienti in coda già dalle 9. A Elnòs la prima mattina di riapertura è stata una mattina di code: all’ingresso del centro e dei singoli negozi, in ognuno lo stesso copione a base di gel igienizzante, guanti e conta degli ingressi (ognuno ha una capienza massima a seconda delle metrature a disposizione). I bollini colorati segnalano i percorsi da seguire, muri invisibili delimitano ingressi e uscite mentre la voce all’altoparlante nelle corsie di Ikea ricorda di mantenere le distanze di sicurezza, almeno un metro e mezzo.
Nel centro commerciale di Roncadelle la fase due è iniziata con cautela, e non per tutti: alcuni negozi, bar e ristoranti sono rimasti chiusi («non eravamo pronti ad aprire oggi», dicono i commessi al lavoro dietro le saracinesche abbassate): Elnòs dovrebbe tornare a regime nei prossimi giorni.
Anche il Franciacorta Outlet Village di Rodengo Saiano ha riaperto negozi e ristoranti, anche qui con le procedure di igiene, controllo degli ingressi e del rispetto delle distanze di sicurezza, sanificazione dei negozi e distribuzione di gel e guanti anticontatto. Lo shopping riprende, senza forti slanci e cercando di adattarsi a nuove regole in antitesi con la vocazione all’affollamento dei grandi centri commerciali. (n.o.)