Come pedalare in sicurezza in città La guida degli Amici della bicicletta
Da settimane è tutto un gran lavorare a tavoli tematici per provare a superare le leggi della fisica, su come provare a riempire i bus che in settembre dovranno riportare (forse) in classe gli studenti mantenendo però rigorosamente le distanze e impedire al virus di diffondersi. Gli Amici della Bici, sommessamente ma con convinzione, dicono che un pezzo della soluzione passa dalle due ruote a pedale. Il Governo ci ha messo del suo, incentivando l’acquisto di bici e monopattini, gli Amici della Bici fanno proposte al’Amministrazione e propongono guide online per capire come pedalare in città in sicurezza anche fuori dalle piste ciclabili. «L’idea è semplice — spiega Giorgio Guzzoni, l’ideatore che ha dato forma al progetto —. Molte persone che si avvicinano alla bicicletta usano le ciclabili ma per altri spostamenti si mettono poi su strade pericolose. Noi, con questa guida, per tutta una serie di percorsi in varie zone della città, forniamo indicazioni, scorciatoie o suggerimenti per non fare le strade più trafficate». Oltre le ciclabili, insomma, per capire che non è necessario finire in tangenziale o sul Ring per raggiungere le proprie destinazioni. Ogni percorso in rete è illustrato nei dettagli. Si inizia con le distanze, si spiegano sulla mappa quali sono i pezzi percorribili su ciclabile e quali su strada normale e, con tanto di fotografie e frecce, si illustrano i punti critici e le soluzioni per non perdersi. I percorsi alternativi segnalati fino a questo momento sul sito (amicidellabicicletta.it/ percorsi) sono una ventina ma sono destinati a crescere nelle prossime settimane. E le piste ciclabili? «Quelle ci sono, non sono nemmeno poche rispetto ad altre città — spiega Guzzoni —. Abbiamo però chiesto di fare ciclabili d’emergenza per coprire alcuni pezzi mancanti, delle operazioni di giuntura per dare continuità ad alcune percorsi ciclabili». Tra le altre proposte quella di rendere finalmente il centro storico permeabile, consentendo alle biciclette di spostarsi in tutte le strade nei due sensi di marcia e non obbligando quindi i ciclisti a inutili giri dovuti ai sensi unici. O, ancora, fare alcuni piccoli miglioramenti ma utili su alcune ciclabili: «Quella di via Volturno — spiega Guzzoni — purtroppo perde parte della sue efficienza per alcuni attraversamenti semaforizzati molto penalizzanti». Basteranno questi accorgimenti a far usare di più la bicicletta, aiutando indirettamente il mantenimento delle distanze sui bus, studenti che arrivano dai paesi compresi? «Intanto iniziamo a utilizzare di più la bicicletta per gli spostamenti brevi urbani — spiega Guzzoni —. Qualche risultato verrà e non sarà poco». Già, peraltro farebbe pure bene all’aria, alla salute. E pure al portafogli, ancor più oggi che c’è anche l’incentivo per acquistarne una. Nei prossimi giorni un incontro con l’Amministrazione.