Tra i «privati» è infetto l’ 1,4%
Solo l’ 1,4% delle 1700 persone che si sono rivolte a Poliambulanza per i test sierologici privati è risultata poi positiva al tampone faringeo, quindi ancora infetta. Per l’esattezza il 13,8% di chi si è sottoposto a prelievo (circa 230 persone) è risultato avere anticorpi ed è stato messo in isolamento da Ats. Di questi il 10% (quindi 23) sono risultati positivi al tampone. Synlab invece inizierà a fare i tamponi lunedì ai circa 200 soggetti risultati positivi.
Solo queste persone potranno vedersi rimborsare da Ats il costo dell’esame (62,9 euro) una volta che Regione avrà affinato la modulistica necessaria. L’Associazione Comuni Bresciani invece non chiederà ufficialmente alla Regione di rimborsare anche i tamponi negativi perché non tutto il consiglio direttivo è d’accordo con la proposta arrivata da alcuni sindaci. La Regione non avrebbe comunque accolto la proposta: visto che la capacità di processare tamponi è limitata (scarseggiano i reagenti) vuole garantire gli esami ai malati in ospedale ed a casa ed alle categorie più a rischio, individuate dall’autorità sanitaria, disincentivando la corsa agli esami privati. In questi giorni Asst Spedali Civili, in virtù di un accordo con l’associazione Comuni, in via Balestrieri sta esaminando centinaia di dipendenti comunali, quelli più esposti (vigili e assistenti sociali). E nelle prossime settimane a tutti coloro che accedono all’ospedale Civile per interventi programmati o per emergenze, sarà fatto un tampone per dividere i pazienti che possono accedere ai reparti Covidfree da quelli che necessitano di percorsi protetti. Il tutto grazie a un sistema ad alta sensibilità che dà un risultato in 5 o 6 ore: la nuova strumentazione si chiama «droplet digital pcr», e consiste, spiega il virologo Arnaldo Caruso, in un’analisi sofisticata del tampone nasofaringeo che consentirebbe di eliminare il rischio di falsi negativi. «Con questo metodo un solo campione viene frammentato in 20mila gocce, e ogni goccia viene analizzata come un campione a sé. E il risultato è molto più sicuro». In attesa dei risultati «tutti coloro che arrivano in pronto soccorso vengono trattati come Covidpositivi».