Ma a Torbole ancora non c’è Serie C: si gioca
Mario Balotelli per ora si vede sui social, ma non sul campo. Anche ieri, a Torbole Casaglia, dove le rondinelle continuano gli allenamenti individuali e facoltativi in piccoli gruppi (in attesa del doppio tampone, propedeutico alle sessioni collettive), l’attaccante non si è presentato. Con lui, come nei giorni scorsi, assenti anche Dimitri Bisoli e Mattia Viviani: gli altri, ad eccezione degli stranieri ancora alle prese con la quarantena obbligatoria, hanno lavorato tra campo – in due sessioni distinte – e palestra. In totale, al centro sportivo, ieri erano presenti in diciotto, circa due terzi della rosa. Il presidente Cellino attendeva notizie dal consiglio federale di ieri a Roma, che ha delineato le linee guida del nuovo inizio dei campionati. Le novità reali sono due: la possibile estensione della Serie A sino al 20 agosto; l’introduzione di play off e play out per decretare vincitori e vinti se il Paese si trovasse costretto a fronteggiare una nuova ondata di contagi. I possibili ricorsi, in caso di cristallizzazione della classifica, sarebbero possibili ma trattasi non più del piano B, bensì del piano C o D cui nessuno ora vuole pensare. Nemmeno Cellino stesso. Stravolte invece le decisioni della Lega Pro, che aveva manifestato l’intenzione di chiudere la stagione. La Figc ha disposto la prosecuzione: «Sono molto deluso – ha detto Giuseppe Pasini, presidente della Feralpisalò, che potrebbe tornare in corsa per la promozione – ritenevo rischiosa e dispendiosa (per gli alti costi dei protocolli sanitari da seguire) la ripresa del torneo, anche con i soli play off: resto dell’idea che lo sia anche oggi». (lu.ber.)