Corriere della Sera (Brescia)

Il Piano (City) della ripresa

Da domani a domenica torna il consueto festival della musica diffusa Un assaggio in attesa dell’edizione autunnale tra concerti in streaming da case private e musei e live in strade e cortili

- Enrico Parola

«Se mi spiace suonare in un museo vuoto? Oggi lo farei anche al Polo Nord!». Come tutti i suoi colleghi musicisti, Michele Gamba non solo ha visto la propria attività completame­nte bloccata dal Covid-19, ma non ha alcun orizzonte temporale cui guardare per la ripartenza. «Sono tornato appena prima del lockdown da Tel Aviv, dove dovrei tornare a dirigere nella primavera 2021; mi sembrava una data lontanissi­ma, ora è la prima in agenda, tutti gli ingaggi dei prossimi mesi sono stati cancellati. Per questo la possibilit­à di suonare a Piano City mi entusiasma». Il festival che avrebbe dovuto invadere la città questo weekend, da domani sera a domenica notte, si farà; non con il palinsesto pensato dalla direttrice artistica Ricciarda Belgiojoso, che vuole riproporlo in autunno, ma come un «Preludio» in cui vengono mantenute le location tipiche della manifestaz­ione: le case private e alcuni luoghi iconici meneghini. Stavolta però non sarà la gente a ospitare nei propri salotti i pianisti, saranno loro a invitare virsi tualmente il pubblico tra le proprie mura: il sito del Festival trasmetter­à in diretta streaming una non stop di house-concert da tutto il mondo. Venerdì da Amsterdam si collegherà Iris Hond e dall’Australia Rami Khalife, sabato si partirà alle 10 e alle 23.30 si chiuderà a casa di Ludovico Einaudi, domenica sarà la volta di un virtuoso come Francesco Libetta e di Giuseppina Torre.

Per la prima volta nell’era Covid-19 ci saranno anche esibizioni aperte al pubblico: nelle tre serate, dalle 20, alcuni pianisti si muoveranno per le vie cittadine con curioPiano Tandem e Piano Risciò, si fermeranno davanti ai palazzi e lì si esibiranno, seguiti e applauditi dai balconi che diventeran­no palchi e gallerie di un imprevisto teatro urbano. Domani Fabrizio Grecchi porterà da Piazza Duca d’Aosta a Piazza San Babila un tributo ai Beatles, Simone Quatrana andrà dalla Galleria Vittorio Emanuele all’Arena Civica a ritmo di jazz e blues. Sabato saranno toccati i quartieri NoLo e Dergano; domenica Noemi Perrone pedalerà e suonerà da via Paolo Sarpi al Mercato coperto di Piazzale Lagosta, mentre Pietro Formai si esibirà in zona

Corvetto. Saranno trasmessi in streaming i concerti dai musei: oggi Guido Coppin al Museo del Novecento, domani al Poldi Pezzoli, Gamba. «Suonerò e spiegherò la quarta Partita di Bach: altro che asceta e mistico, Johann Sebastian era profondame­nte immerso nella vita e infatti la sua musica ci aiuta a leggere e ad affrontare ogni situazione di vita». Anche un lockdown che per i musicisti è stato e minaccia di essere una catastrofe dal punto di vista lavorativo. «Ovviamente non posso non pensare al futuro con una certa angoscia; però non mi sono mai pentito di aver fatto della musica la mia vita o né ho mai rimpianto di aver scelto un altro lavoro, magari più sicuro. È così grande la bellezza che la musica regala… mi corrispond­e nel profondo, sono fatto per lei ed è giusto che occupi il posto centrale nella mia vita». Per Gamba, lanciato in una luminosa carriera come direttore, è stata l’occasione di tornare con assiduità al primo amore, il pianoforte. «Ore e ore al giorno, sempre partendo da Bach, ma vedendo come autori anche lontani gli siano debitori, da Berg e Schonberg fino a Boulez e Albeniz. Ho ripreso a esercitare la tecnica con scale e arpeggi per rendere le dita indipenden­ti così che riescano a esaltare le polifonie bachiane».

Domenica sarà la volta del Castello Sforzesco, nella cui Sala della Balla si esibirà Thomas Umbraca, di Elisa D’Auria ai Bagni Misteriosi e dei giardini della Galleria d’Arte Moderna dove Enrico Intra chiuderà la serie. «Sarà un bel modo per ripartire. E quando tutto finirà vorrei riprendere da dove sono stato interrotto: ero alla Scala a provare Madina di Fabio Vacchi, sarebbe bello riaprire gli occhi e ritrovarmi in buca al Piermarini».

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Sopra, pianisti in giro per la città con un Piano Tandem nell’edizione di Piano City 2019. In alto, a destra, il direttore d’orchestra Michele Gamba ospite della nuova edizione
On the road Sopra, pianisti in giro per la città con un Piano Tandem nell’edizione di Piano City 2019. In alto, a destra, il direttore d’orchestra Michele Gamba ospite della nuova edizione
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