Tamponi drive-in in Fiera Zooprofilattico: test per Aib
Chiude l’ambulatorio mobile davanti al liceo Leonardo: c’è la maturità
Cambio logistico per i tamponi drive-in effettuati da Asst Spedali Civili in città. Da lunedì chiuderà l’ambulatorio mobile di via Balestrieri davanti al Leonardo (perché si avvicinano gli esami di maturità) e se ne apriranno ben tre nel parcheggio della Fiera di via Caprera, punto più strategico e più capiente. Verrà potenziato anche il numero dei test quotidiani, che nelle intenzioni di Asst dovrebbero arrivare a cinquecento al giorno.
Le modalità saranno le stesse adottate fino ad oggi. Si dovranno presentare nel parcheggio, nel giorno e nell’ora comunicata da Ats, i pazienti sintomatici che sono ancora a casa in quarantena (sono circa 2 mila) e che devono avere un doppio tampone negativo prima di rientrare al lavoro; i loro famigliari più stretti; coloro che necessitano di ricovero in ospedale ma anche i lavoratori delle attività essenziali. Nessuno dovrà scendere dalla propria auto: basta abbassare il finestrino ed un operatore sanitario strofinerà un bastoncino di ovatta nella loro cavità orale. Il risultato
del test verrà comunicato entro due o tre giorni.
Andranno quindi in via Caprera anche le centinaia di dipendenti comunali che, pur non avendo mostrato sintomi,
Tamponi drive in davanti al liceo Leonardo. Anche alla Fiera i soggetti contattati da Ats non dovranno scendere dal loro veicolo (Ansa)
hanno impieghi a rischio (è il caso degli agenti di polizia locale, degli assistenti sociali, di coloro che hanno fatto attività di front office con il pubblico) e che da lunedì si presentano appunto in via Balestrieri. Proprio grazie a questi tamponi si stanno scoprendo persone infette, quindi potenzialmente in grado di contagiare congiunti e colleghi. «Grazie a questi tamponi noi a Palazzolo sull’Oglio abbiamo scoperto di avere due dipendenti infetti, anche se stavano bene e che verranno messi subito in quarantena».
A vigilare e coordinare questi
esami ci saranno i volontari della Protezione Civile del Comune di Brescia. I tamponi verranno analizzati nei laboratori degli Spedali Civili che dall’inizio dell’epidemia ne ha processati ben 44 mila (l’Istituto Zooprofilattico oltre 90mila). È stato risolto anche l’imprevisto dei giorni scorsi, quando un macchinario che li analizza si era rotto (è stato riparato). Va ricordato che tamponi prescritti da Ats su indicazione dei medici di famiglia vengono effettuati anche dalle Asst del Garda, di Chiari e di Valcamonica (circa 300 al giorno) e anche dal laboratorio privato accreditato Synlab di Castenedolo (circa 900 al giorno) che da lunedì inizierà a processare anche 200 tamponi a settimana dei privati cittadini e delle aziende che in modo autonomo hanno voluto effettuare un test sierologico. Come prevede la delibera 3131 del 12 maggio di Regione Lombardia questi cittadini (che non hanno sintomi, altrimenti devono rivolgersi al loro medico) devono pagarsi sia il prelievo e — qualora risultasse positivo — anche il successivo tampone. Se il tampone è positivo Regione rimborserà il costo (62,9 euro) con modalità che devono ancora essere trasmesse ad Ats. Se negativo sarà a carico del cittadino. La Regione ha anche fissato precisi paletti: solo il 20% delle capacità di analisi dei laboratori accreditati deve essere riservato ai privati, il resto è appannaggio dei test pubblici. Poliambulanza è l’unica struttura che da lunedì ha già iniziato a fare tamponi ai privati: sui 1700 sierologici fatti il 13,8% risulta avere incontrato il virus e di questi il 10% ha anche tampone positivo (ovvero 23 persone, l’ 1,4% del totale). C’è però bisogno di strutture che processino i tamponi privati. Per questo l’Istituto Zooprofilattico di Brescia, che ne processa ben 4mila al giorno (metà per Brescia, gli altri per altre province tra cui Cremona e Mantova) ha stretto un accordo con l’Associazione Industriale Bresciana ma anche con diversi ordini professionali, tra cui quello dei Veterinari. «Nel rispetto della delibera regionale da lunedì riserveremo ai soggetti privati il 20% della nostra capacità di analisi, che andremo a potenziare ulteriormente con l’apertura di un nuovo laboratorio» spiega il direttore Piero Frazzi.
Il tema dei tamponi privati ha spaccato l’associazione comuni: una parte dei sindaci voleva chiedere a Regione che pagasse anche quelli risultati negativi ma la richiesta non è stata condivisa da tutto il consiglio direttivo. Donatella Albini, delegata alla sanità per il comune di Brescia torna però alla carica: «Se ne devono fare il più possibile, è l’unico strumento diagnostico in grado di dirci come si evolve l’epidemia».