2.660 vittime 9.396 guariti
Tra venerdì, sabato e domenica la provincia di Brescia ha registrato una media di 20 casi positivi al giorno. Ieri invece le diagnosi di nuovi contagi sono tornate a salire (+53, di cui tre in Valcamonica), con numeri che ricalcano quelli del 2021 maggio. La nostra provincia quindi «rallenta», ma solo in apparenza. Dall’inizio dell’epidemia si contano 14.451 cittadini ufficialmente contagiati (positivi al tampone), ma secondo gli esperti la popolazione esposta al virus potrebbe essere almeno il 10%. Il che equivale a circa 50-60 mila individui se si considerano quelli in età da lavoro oppure più di 100 mila se si considerano tutti. I sierologici daranno un’indicazione più precisa. Intanto, il numero dei guariti sale a 9.396 persone: ieri si sono registrati 121 nuovi casi di persone che hanno il doppio tampone negativo, di cui 67 in Valcamonica e 54 nel resto della provincia. Più complesso il conteggio dei decessi: il totale ha raggiunto i 2.660 casi. Nessun incremento è stato registrato ieri nei comuni da Pisogne a Ponte di Legno, ben 12 nel resto del Bresciano. Ci sarebbe anche in questo caso un ritardo tra il lutto e la registrazione dell’anagrafe e dell’Ats. Dei 12 morti, uno è riferito alla giornata di ieri (in casa di riposo), due sono di domenica (uno in Rsa). Gli altri nove sarebbero «dei giorni precedenti», segnalati in ritardo perché «in attesa del referto del tamponi». (m.tr.)