Polloni, l’uomo che sussurra ai cani
Si è accasciata alla stazione di Rovato, tra i sedili del treno, il regionale delle 6.40 VeronaMilano. Tra le mani, i guinzagli dei suoi due cani: un chihuaua e un molosso. È stato un altro passeggero ad avvertire il capotreno, che subito ha chiamato il 112. Il problema, però, è che nemmeno i sanitari riuscivano ad avvicinarsi alla ragazza (nè al vagone), a terra esanime: «difesa» dal cane più grande a suon di ringhiate. Presumibilmente vittima di un attacco epilettico, stavano passando minuti preziosissimi. Fino a che non si è fatto avanti lui, Rino Polloni, presidente del consiglio comunale di Desenzano (in servizio all’ufficio tecnico di Chiari), che ogni giorno prende il treno per andare al lavoro, insieme alla sua cagnolina. «Posso provarci io? Lasciatemelo fare» ha chiesto. Salvo poi iniziare a parlare... direttamente con il cane della ragazza, dopo aver aperto piano la porta dello scompartimento per farsi annusare. Ed è riuscito ad accarezzarlo, conquistando la sua fiducia. Ma bisognava pensare alla padrona: dalle sue mani l’indomito nuovo amico del suo molosso aveva appena sfilato i guinzagli per prendersi cura degli animali. Già seguita dai medici del Civile, è lì che la ragazza è stata trasferita. Rino intanto ha preso con sé i cani e contattato suo padre affinché li potesse poi venire a prendere. Bravo.