«Tutti giù dai letti»: piccoli parà crescono Al Civile una lezione (di vita) speciale
Il Progetto Mov con Abe. Peli: «Così i bimbi si allenano a potercela fare»
Oncoematologia pediatrica. Scatta la Fase 2. Operazione «Allenati a volare». Tutti in riga. Di militaresco ci sono solo i parà. Per il resto è tutto uno sguardo sul futuro, per capire che qualche sacrificio può aprire scorci di vita bellissimi. Sabato pomeriggio il piazzale interno dell’ospedale Civile si trasformerà in un campo di addestramento (dimostrativo) per dodici militari della sezione bresciana dell’Associazione Nazionale Paracadutisti. Sarà un nuovo capitolo del Progetto Mov, condotto dalla chinesiologa Linda Peli e attivato esattamente due anni fa nel reparto diretto da Fulvio Porta.
«I bambini sono molto incuriositi da questa nuova esperienza che vuole portarli a scoprire come si prepara un paracadutista, ma anche a cogliere le sfumature degli allenamenti della vita». Tutta una questione di accenti, secondo Linda Peli, nel cui animo domina la caparbietà dei suoi trascorsi nell’esercito, da alpina (con missioni anche in Kosovo). «Allenati per volare sprona i bambini a raccogliere le forze per poter sopportare le terapie. Allenati li spinge a pensare che ce la possono fare». Farcela è l’obiettivo primario dei piccoli pazienti dell’oncoematologia pediatrica che, una volta varcata la soglia del reparto, intraprendono un cammino difficile che ha bisogno di terapie, ma anche di supporto psicologico e fisico. E con questo spirito Abe, l’associazione bambino emopatico, presieduta da Luciana Corapi, che da quasi 40 anni collabora con il reparto, ha deciso di sostenere il Progetto Mov, pensato per mantenere la forma fisica dei piccoli nei lunghi periodi di degenza, ma anche per iniettare loro una buona dose di coraggio e autostima. Il grido di battaglia è tutti giù dai letti. Anche sabato. Alle 17, in diretta Facebook sui profili di Abe e Progetto Mov, suona l’adunata. I militari si schiereranno sulla scalinata dell’ospedale per un saluto (dalle finestre) anche ai bimbi ricoverati in Pediatria. Poi si comincia a fare sul serio. Reclutati primario e tutto il personale, genitori e bimbi. Due militari (con tutte le protezioni del caso) saliranno in reparto, mentre gli altri resteranno nel piazzale per dare l’input all’addestramento di gruppo che comprende la proiezione di video di atterraggi su neve, acqua e terra. Alla fine attestato di partecipazione e gadget, un piccolo parà che sarà fatto volare dalle finestre del reparto. «Con questa iniziativa, di fatto, riprendono le attività collaterali in reparto, dopo l’emergenza Covid. In questo tempo, Mov, attraverso le video lezioni per l’attività fisica, mi ha permesso di mettere più in contatto i bambini, ai quali l’immunodepressione spesso impone l’isolamento. Grazie alla tecnologia sono riusciti a parlarsi e conoscersi di più, a confrontarsi e farsi coraggio l’uno con l’altro».