Conad-Auchan Scatta lo sciopero contro i trasferimenti
Sciopero e conseguente chiusura dell’ipermercato Auchan, ieri, al centro commerciale Le Rondinelle di Roncadelle. I 203 dipendenti del punto vendita, passato sotto l’egida del consorzio Conad dopo la decisione del gruppo francese di abbandonare il mercato italiano, hanno deciso di incrociare le braccia a seguito della volontà espressa dalla nuova proprietà di trasferire dieci lavoratori nel punto vendita di Lumezzane. Lo stato di agitazione era stato aperto dai sindacati lo scorso 30 di marzo dopo la rottura del tavolo di confronto fra parti sociali inerente alle modalità di riorganizzazione delle insegne ex Auchan: «Conad porta con sé un modello organizzativo estremamente decentrato e sappiamo che ciò avrà ricadute occupazionali: la nostra domanda, alla quale ancora non abbiamo ricevuto risposta, è come il consorzio intende gestire questo passaggio» spiega il segretario Filcams Cgil Giuseppe Leone. Conad ha infatti più volte dichiarata di voler ridurre in maniera importante le superfici commerciali dei punti vendita acquisiti (13 nel Bresciano per 737 dipendenti): «È stato firmato un accordo nazionale per la cassa integrazione — prosegue Leone — ma l’azienda non ha ancora avviato alcun confronto né per illustrare come intende utilizzare gli ammortizzatori né per ragionare sui necessari assegni di ricollocazione che dovranno essere erogati per i lavoratori in esubero». Di qui la richiesta dei sindacati confederali di riaprire il confronto sul piano industriale nonché sulle modalità di applicazione delle nuove regole contenute dal Protocollo sicurezza fortemente voluto dalla Prefettura di Brescia. «L’azienda — conclude Leone — da un lato annuncia di voler tutelare il personale, ma dall’altro pone in essere trasferimenti che rischiano di essere l’anticamera del licenziamento». Dopo l’incontro interlocutorio di ieri, oggi alle 18 le parti sociali torneranno a confrontarsi. (mdb)