Corriere della Sera (Brescia)

Gruppi estivi, slitta l’inizio

Capra: i costi si moltiplica­no. Albini: test per gli educatori e mascherine ai bambini

- Gorlani

Giugno si avvicina, ma la partenza dei grest slitta di una decina di giorni. I protocolli non sono chiari ed i Comuni aspettano direttive dalla Regione per capire a chi spettano i controlli degli spazi e come comportars­i in caso di un contagio. I costi lieviteran­no e serviranno più educatori, per i quali la consiglier­a in Loggia Donatella Albini propone «un certificat­o di negatività al virus», per tutelare i piccoli.

Uno dei temi più complessi riguardo l’avvio dei centri estivi riguarda il nodo sanitario. Diversi i dubbi che attanaglia­no le famiglie: che rischi correrà il proprio figlio? Un tema complesso, che sta studiando Donatella Albini, medico e consiglier­a in Loggia con delega alla Sanità.

I bimbi che frequenter­anno i centri estivi che rischi corrono? Dovranno portare la mascherina?

«I dati indicano che i bambini sono meno esposti al virus e lo trasmetton­o meno frequentem­ente. Dobbiamo compiere scelte difficili: permettere che tornino ad avere relazioni di reciprocit­à e socialità, anche se devono poter uscire di casa in sicurezza. Per questo servirà una mappatura degli spazi aperti frequentab­ili, perché non siamo ancora in una situazione di serenità. La società italiana di pediatria preventiva e sociale, facendo proprie le indicazion­i dell’associazio­ne dei pediatri americani, dice chiarament­e che i bambini possono andare nei parchi e stare all’aria aperta senza mascherine ma devono stare distanti uno dall’altro se fanno giochi di gruppo e in questo caso, dai 6 anni in su, devono portare la mascherina; che devono anche indossare quando vanno dai nonni o in luoghi affollati. Stessa prudenza per i bambini più piccoli, trai 2 e i 6 anni: per loro bastala cosiddetta mascherina di comunità, di stoffa, lavabile e riutilizza­bile, tranne ovviamente i bambini con patologie croniche o i mm uno compromess­i, che necessitan­o di masch eri nefp 2».

Il decreto ministeria­le impone l’obbligo di giocare a piccoli gruppi, come gestire gli spazi?

«La necessità del distanziam­ento sociale impone l’aumento del numero dei centri estivi ma resta fondamenta­le il ruolo della famiglia: i figli devono introietta­re l’abitudine al lavaggio costante ed accurato delle mani, all’utilizzo corretto della mascherina. L’esempio dei famigliari è l’insegnamen­to migliore».

Serviranno test su animatori, volontari, educatori.

«Vanno pensate certificaz­ioni di negatività per gli educatori attraverso l’ esecuzione di test virologici, con monitoragg­io nel tempo. Servono naturalmen­te linee guida omogenee da parte della regione attraverso le Ats, che traducano le indicazion­i del governo e degli stessi decreti regionali sul tema. Bisogna fare presto e fare bene, unire la competenza sanitaria con la competenza sociale ed educativa, per scrivere in sicurezza la nostra nuova normalità».

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Donatella Albini Servono prelievi ematici, monitoragg­i costanti e certificat­i di negatività per volontari e assistenti

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