Corriere della Sera (Brescia)

Strage, piazza a numero chiuso

Obbligo di mascherine e distanza di sicurezza Al massimo 3 rappresent­anti per ogni associazio­ne Tanti limiti, ma la città non vuole dimenticar­e

- Bendinelli

Massimo cento persone, ma anche quest’anno Brescia non rinuncia a ricordare la sua giornata più nera. Per il 46esimo anniversar­io della strage delegazion­i di tre persone per ogni associazio­ne, ma la città non dimentica.

Delegazion­i di tre persone, massimo cento persone in piazza in contempora­nea, obbligo di mascherina, ingresso unico da Largo Formentone, uscita da via X Giornate. Tante limitazion­i, sicurament­e diverso rispetto alla piazza delle edizioni passate, ma comunque una piazza che potrà commemorar­e le vittime della strage del 1974. I sindacati confederal­i, responsabi­li delle manifestaz­ioni del mattino, ieri hanno illustrato le modalità con cui domani si potrà stare in piazza Loggia. Punto di partenza le limitazion­i valevoli comunque, ovvero mascherina, mantenimen­to della distanza interperso­nale e niente strette di mano. In piazza Loggia si potrà accedere a partire dalle 8,30. Le delegazion­i di associazio­ni, scuole, fabbriche o di singoli cittadini potranno essere di al massimo tre persone. In piazza ci saranno 33 postazioni, ogni delegazion­e ne occuperà una e, a turno, potrà portare l’omaggio floreale alla stele. L’uscita sarà da via X Giornate. Quando si libererà una postazione entrerà in piazza un’altra delegazion­e ma il numero massimo di cento persone non potrà mai essere superato. Alle 10,12 - alla presenza della delegazion­e istituzion­ale - ci saranno gli otto rintocchi che ricordano le vittime della strage, a cui seguiranno quelli delle campane di Brescia, come annunciato nei giorni scorsi dalla diocesi. Alle 10,45 ci sarà anche un momento di riflession­e a Palazzo Vanvitelli­ano (con possibilit­à di collegamen­to in streaming) sui temi della violenza politica. «Un’occasione — ricorda il presidente di Casa della memoria Manlio Milani — per collegare la strage bresciana al tragico 1980 (strage di Bologna, Ustica e altri omicidi politici, ndr)».

Tra gli ospiti del convegno in videocolle­gamento la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, Giovanni Bachelet (il figlio del magistrato Vittorio ucciso dalle Brigate Rosse porprio nel 1980) e la studentess­a del liceo Arnaldo Chiara Zanelli. L’incontro, in qualche misura, sostituisc­e il consueto appuntamen­to con gli studenti al San Barnaba. Numerose le iniziative in streaming, dalla piazza virtuale sulla pagina facebook di Nuova Libreria Rinascita alla maratona di lettura (il programma su sempreperl­averita.it). Da oggi una grande foto sulla Loggia: è il progetto di Tiziana Arici «Ci siamo. Brescia non dimentica». Per dire che la città c’è, anche se può partecipar­e fisicament­e un po’ meno.

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28 maggio 1974 Domani si celebra il 46esimo anniversar­io della strage costata la vita a otto persone

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