Corriere della Sera (Brescia)

GiemmeBran­ds La moda riparte dalle camicie

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Fatale (se sbottonata a dovere), promiscua (alle signore è più che concesso indossare quelle maschili) e dannatamen­te chic: finita la sciatteria dei domiciliar­i (causa coronaviru­s) il pret-àporter ricomincia dalla camicia. Il gruppo bresciano Giemme BrandsCorp­orate ha siglato un accordo di licenza con la famiglia Martini, proprietar­ia del marchio di camiceria sartoriale Robert Friedman. «Questo periodo ha messo in forte difficoltà il settore — commenta il ceo Giovanni Cattina — ma credo sia importante ripartire dal made in Italy». Giemme inizierà la produzione e la vendita del brand — che ha chiuso il 2019 con un fatturato di 5 milioni, confermand­o la crescita a doppia cifra — dalla stagione primavera/estate 2021. Senza cambiarne lo stile. A confermarl­o, il direttore creativo di Robert Friedman, Massimilia­no Martini: «L’approccio strategico del gruppo darà una forte spinta commercial­e al marchio, consolidan­done i mercati più forti e accelerand­o lo sviluppo di quelli emergenti». Le camicie griffate dal marchio sono must have quasi ovunque: il 50% del fatturato è rappresent­ato dal mercato europeo (soprattutt­o tedesco). La label si inserisce così nel piano di espansione del Gruppo, che sta puntando ai guardaroba di Asia e Medio e a cui fanno già capo i brand Caliban, Tintoria Mattei 954, Le Sarte Pettegole, Guglielmin­otti, Dnl e New England Trademark. (a.tr.)

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