Balotelli doppio allenamento
Mario Balotelli non lascia, ma raddoppia. Gli allenamenti. L’attaccante del Brescia ieri è tornato a Torbole Casaglia sia al mattino sia in serata, per un’inedita seduta supplementare di un’ora, lontano dai compagni, che ha il sapore della punizione per l’assenza ingiustificata – così l’ha ritenuta la società, l’atleta sostiene d’aver comunicato un’indisposizione – del giorno precedente.
Il giocatore non si è sottratto alle istruzioni del club, dimostrando di voler mettersi in pari con il resto del gruppo che si sta allenando a ranghi compatti. La frattura con il Brescia, tuttavia, resta. Almeno fino a quando il centravanti non si riaggregherà alla rosa cui Diego Lopez, da lunedì, sta provando a ridare motivazioni in vista di una disperata rincorsa salvezza tra giugno e luglio. Restano stretti i margini per un riavvicinamento, a circa un mese dalla scadenza contrattuale, pur con tutte le incertezze normative vigenti, che potrebbero indurre le parti a pensare a una rescissione anticipata: come noto, l’accordo con l’attaccante termina il 30 giugno (non esiste, ad oggi, una legge sportiva che obblighi l’estensione del contratto sino alla nuova scadenza delle competizioni) e il rinnovo biennale è vincolato alla salvezza, che in quella data (se il campionato si allungherà sino al 2 agosto) sarà peraltro impossibile conoscere.
Il giocatore ieri si è presentato alle ore nove come nei giorni precedenti ma ha continuato a lavorare a parte, per un’ora e mezza, sui campi del settore giovanile. Quindi, ed è la novità più clamorosa, è tornato alle 19 per una sessione di un’ora in palestra. Lo strappo con la società è ancora lontano dall’essere suturato: il direttore sportivo Cordone ha avuto un acceso confronto di circa un quarto d’ora con Super Mario, infastidito per essere stato messo in un angolo.
Il centravanti, difeso ieri dal fratello Enock («È tranquillo, si allena come un professionista»), ritiene di essere in condizioni fisiche buone: la bilancia confermerebbe il peso non lontano dai parametri ideali. Massimo Cellino ha ritenuto però grave il ritardo nella preparazione post quarantena di “Balo”: gli allenamenti erano sì facoltativi, ma li ha iniziati una settimana dopo rispetto ai compagni. Non è parso un atteggiamento congruo al tesserato più pagato, che prima della sosta aveva la fascia da capitano al braccio. Al termine della seduta mattutina, Mario ha scattato un selfie sorridente a uso e consumo della sua folta platea social: nel bene e nel male, questo è il personaggio. Per i suoi detrattori un fannullone, per i suoi sostenitori un ragazzo incompreso.
Nel mezzo c’è il calciatore, il cui futuro resta un punto di domanda. Le tappe che porteranno all’eventuale addio restano però accidentate come il destino del campionato, che oggi saprà se potrà riprendere.