Grande, una Festa dell’Opera virtuale
Soprani che improvvisano scene madri nel caveau della banca, arie cantate in salotto, sui taxi, nei palazzi e nelle fabbriche, melomani isterici che corrono da una parte e dall’altra inseguendo la musica randagia: la Festa dell’Opera — edizione numero nove — è stata rimandata al 2021 a causa dello stra-maledetto coronavirus. Ma il Teatro Grande vuole comunque darsi alle arie (virtuali). Nelle scorse settimane, la Fondazione ha arruolato alcuni cantanti (pare anche il mezzosoprano Annalisa Stroppa) per una performance su misura che sarà trasmessa il 6 giugno, la data in cui era previsto l’evento. Non si tratta di una registrazione-copia e incolla dagli effetti soporiferi ma di un progetto inedito: le arie saranno registrate nell’iconico ridotto del teatro.