Corriere della Sera (Brescia)

Movida, stop all’asporto serale Rafforzati i controlli nel weekend

L’ordinanza: da oggi al 14 giugno stop al take away in ogni locale della città (dalle 20 alle 5 del mattino) Il sindaco: «Soluzioni ad hoc per i bar senza tavoli»

- Alessandra Troncana atroncana@corriere.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il rito dell’aperitivo prevede una sola posizione: seduti al tavolino. Mettetevi comodi: le bolge a naso libero, gli strusci da censura sui marciapied­i, le cannucce promiscue e le sbronze di massa on the road sono proibiti: il nuovo patto col diavolo non prevede il servizio d’asporto.

Dopo il carnaio-gate di piazza Arnaldo, il comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza pubblica — convocato ieri nell’ufficio del prefetto Attilio Visconti — ha deciso le misure per ammaestrar­e il popolo della Co-vida ed evitare assembrame­nti tra potenziali untori: da stasera al 14 giugno (incluso) in ogni centimetro della città sarà proibito il take away. Orari e dettagli sono nell’ordinanza contingibi­le e urgente autografat­a da sindaco Emilio Del Bono. In sintesi: dal giovedì alla domenica, dalle 20 alle 7 del giorno dopo, bar e ristoranti potranno servire solo ai tavolini. Nell’ora del coprifuoco, non potranno vendere il piacere liquido nemmeno i negozi di alimentari (una soluzione già adottata in passato in stazione e al Carmine). Stessa storia per i distributo­ri di bevande. I bar di dimensione shottino, senza plateatici e senza posti a sedere, dovranno limitarsi al bancone (ovviamente, in mascherina e con i clienti a distanza di sicurezza). L’alternativ­a è la consegna a domicilio. «Non si potrà bere per strada — ribadisce Del Bono —. Nei prossimi giorni studieremo soluzioni specifiche per questi locali». Un esempio: cerchi disegnati sull’asfalto o «bolloni» che tengano a distanza anti-contagio i viziosi.

Quella della Loggia è un’ordinanza con la data di scadenza: smaltito il weekend, già la settimana prossima il comitato si radunerà per verificarn­e gli effetti ed, eventualme­nte,

"Del Bono Valuteremo gli effetti dopo il fine settimana Se servisse sono pronto a chiudere ancora

"L’appello

Il virus non è scomparso ma è un rischio reale. Gli steward? I locali dovrebbero pensarci

fare qualche correzione. «Non vorrei ma, se dovesse essere necessario, penseremo anche alla chiusura serale» fa sapere il sindaco. La sua opinione sul rompete le righe, la liberalizz­azione decisa da governo e Regione, è nota: «Avrei preferito una maggiore cautela nelle città più colpite dal virus, come la nostra».

Per evitare trasgressi­oni, scenderann­o in trincea le truppe: polizia di Stato e Locale, carabinier­i, guardia di finanza: «Ho sollecitat­o il questore per un presidio adeguato e interforze, soprattutt­o nel fine settimana — dice Del Bono —: darà specifici ordini di servizio e deciderà quali e quante squadre arruolare».

Tra paragrafi e commi dell’ordinanza non vengono citati gli steward: per il sindaco «sarebbe bello che ogni locale si organizzas­se con il suo personale (piazza Arnaldo ci sta pensando, ndr)». Anche perché chi infrange le regole paga: sono previste multe da 400 a 3 mila euro e si rischia la chiusura del locale da 5 a 30 giorni. Quanto all’acqua santa e analcolica, il ricorso agli assistenti civici, il sindaco è scettico: «Bisogna capire se siano figure adatte a svolgere questo ruolo. Serve un approccio più militare».

A chi nei giorni scorsi si è strusciato in piazza Arnaldo, e in generale a tutta la città, il sindaco ricorda che «la stagione del rischio non è finita: questa è la fase della convivenza con il virus. Abbiate cura della vostra salute e di quella degli altri, non abbracciat­evi e non baciatevi allegramen­te. A Brescia il virus c’è ancora, e il numero dei positivi, come risulta dai test sierologic­i, è decisament­e importante».

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