IL TURISMO E LE FUNIVIE
Fra le categorie preoccupate per le ripercussioni economiche e sociali del Coronavirus ci sono gli impiantisti. Le incertezze sui tempi di riapertura di funivie e seggiovie si ripercuotono su tutta la già provatissima filiera turistica. Chiedere il riavvio degli impianti a fune significa riattivare infrastrutture essenziali per l’economia turistica. Se l’inverno è ancora lontano e lo sci può attendere, ci sono però altri sport tipicamente estivi che proprio sugli impianti si fondano. Da Pontedilegno Tonale a Montecampione e alle stazioni minori, in provincia di Brescia gli impianti costituiscono infatti asset fondamentali per l’escursionismo e la mountain bike. Qualche anno fa la bicicletta attuò una vera e propria rivoluzione, rivitalizzando la montagna estiva. Gli impiantisti si affrettarono a predisporre tracciati di mountain bike e downhill, ottenendo, a fronte di rilevanti investimenti, lusinghieri riconoscimenti dalla clientela. Ma se ai frequentatori non vengono garantiti tempi certi per la riapertura delle infrastrutture, è facile immaginare le ricadute sulle prenotazioni per le ferie. Con il paradosso che proprio nell’estate in cui a causa dell’epidemia la montagna si vede dischiusi inattesi spazi nel pianeta delle vacanze, la lentezza degli apparati di governo ottiene l’effetto che i bastoni hanno sulle ruote. Quanto alla sicurezza, l’associazione degli impiantisti, l’Anef, ha già messo a punto e sottoposto al Governo un protocollo, con una serie di regole e comportamenti virtuosi per tutelare sia i turisti, sia i lavoratori. Grazie al bilanciamento tra affluenza e portata degli impianti, si potranno evitare code, mentre l’areazione delle cabine e la loro sanificazione allontaneranno la paura del contagio. L’escursionismo e la mountain bike sono attività solitarie, praticate all’aria aperta, che non prevedono assembramenti. Sarebbe un paradosso che, mentre si consente alla gente di assieparsi nelle fabbriche e nei supermercati, le si impedisca di salire in seggiovia, per abbandonarsi al piacere – solitario – di stare nei boschi.