In arrivo i primi 20 milioni
Il primo acconto (su un totale di 66) dovrebbe essere accreditato sui conti dei 205 enti in giornata Alla Loggia subito 3,4 milioni per i servizi ai cittadini
Sono in arrivo sui conti correnti dei 205 comuni bresciani i primi venti milioni di euro, il 30% dell’intero stanziamento di 66,7 milioni destinato al territorio bresciano.
Dovrebbe arrivare nelle prossime ore sui conti correnti dei 205 Comuni della provincia di Brescia il primo acconto dell’atteso fondo istituito dal decreto Rilancio dello scorso 19 maggio. Una cifra di poco superiore ai 20 milioni di euro, pari appunto al 30% dell’intero stanziamento di 66,7 milioni destinato al territorio bresciano su un totale di 3 miliardi di euro messi a bilancio dall’esecutivo per aiutare le amministrazioni italiane a mantenere in vita funzioni operative e servizi ai cittadini nonostante il calo delle entrate dovuto all’emergenza sanitaria.
Si tratta della seconda linea di aiuti concreti proveniente da Roma dopo l’assegnazione, lo scorso 31 marzo, di un assegno da 7,3 milioni predisposto dal decreto Cura Italia del 17 marzo a sostegno delle famiglie economicamente in difficoltà e che si era tradotto nella distribuzione di voucher per la spesa alimentare.
Fatti due conti, se un mese fa Palazzo Loggia aveva ricevuto un importo pari a 1,048 milioni di euro, il Comune di Chiari 119.142 euro, Desenzano 154.583 euro, Lumezzane 117.323 euro, Palazzolo 115.199 euro, Rovato 126.757 euro e Orzinuovi 70.018 euro, l’acconto della nuova tranche vedrà al Comune di Brescia assegnati per ora 3,4 milioni di euro (su un totale di 12 complessivi), Chiari 205 mila euro, Palazzolo 286 mila euro, Rovato 224 mila euro. Lo stesso avverrà per ogni altro Comune della provincia, che riceverà l’acconto calcolato sulla base delle entrate dello scorso anno. La quota restante — si legge all’articolo 106 del decreto — verrà confermata ed eventualmente corretta quando i bilanci consuntivi certificheranno la perdita di gettito e le spese da sostenere entro il 31 giugno. Inoltre, i rappresentanti dei sindaci siederanno al tavolo tecnico che il governo ha voluto formare al ministero delle Finanze per monitorare la tenuta dei bilanci dei Comuni.
«Con queste risorse si potrà garantire il funzionamento della macchina comunale, della polizia municipale, della raccolta rifiuti, ma anche dei servizi sociali — spiega il deputato palazzolese del M5S Claudio Cominardi, membro della Commissione lavoro della Camera —. La misura si aggiunge ad altre già approvate per gli enti locali. Penso per esempio ai 12 miliardi di euro per il pagamento dei vecchi debiti con i fornitori».