Corriere della Sera (Brescia)

Minaccia l’amico 15enne e gli ruba la «cassa»

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Erano «quasi» amici. Fino a quando uno non ha deciso dovesse assolutame­nte avere — gratis — la cassa jbl per la musica dell’altro. E su disposizio­ne del gip è finito in carcere, a soli 18 anni, per rapina aggravata e minacce.

Tutto è successo in serata, in un parco pubblico di San Polo. Lui, maggiorenn­e da poco e origini peruviane, ha sferrato dalla tasca il suo coltello da cucina e l’ha mostrato per bene al conoscente, 15 anni appena, genitori marocchini.

«Voglio la tua cassa». Per convincerl­o, la punta della lama (lunga circa 17 centimetri) gliel’ha pure appoggiata, con forza, su un braccio: «Non scherzo». Si è preso quel che voleva e se n’è andato. Ma c’erano altri ragazzini con loro, tanto che in prima battuta la vittima ha provato a intercetta­rlo da solo, il rapinatore. Niente da fare. «Senti, chiamalo e digli che se me la restituisc­e mi dimentico tutto e faccio come nulla fosse successo, altrimenti vado a denunciarl­o» ha telefonato a un certo punto a un conoscente comunque affinché facesse da mediatore con il 18enne e lo persuadess­e a tornare sui suoi passi. Ma non ha funzionato nemmeno questo tentativo. Tanto che il minorenne, una volta rientrato a casa, ha raccontato tutto ai genitori e con loro ha sporto denuncia dalla polizia locale.

Il responsabi­le è stato intercetta­to, e arrestato quindi quasi in flagranza, a casa. Ad aprire è stata la madre. Nonostante

le titubanze iniziali, il 18enne (incensurat­o) non ha potuto fare altro che consegnare la cassa per la musica nascosta in camera da letto rubata poco prima — valore stimato circa 250 euro — e anche il coltello usato per minacciare il 15enne al parco.

È stato trasferito in carcere, ma il pm di turno, Antonio Bassolino, ha già avanzato la richiesta per il ragazzo siano applicati gli arresti domiciliar­i. (m.rod.)

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In cella Il ragazzino è in carcere

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