Corriere della Sera (Brescia)

Balotelli-Cellino La frattura è ormai insanabile

L’incontro fra i due in programma ieri è saltato. Mario: ho imparato il silenzio

- di Luca Bertelli

Doveva essere il giorno dei nuovi calendari di Serie A, invece in casa Brescia è stato il venerdì dell’ennesimo scontro tra Mario Balotelli e Massimo Cellino.

Alle 17.30, in sede, doveva andare in scena il redde rationem tra i due ma l’incontro è stato rinviato, dopo mezz’ora d’attesa da parte del giocatore, perché il presidente era impegnato in video conferenza («Avevo altri problemi e non ci siamo visti», ha confidato il presidente a persone a lui vicine) nell’infinito Consiglio di Lega che doveva definire la fase tre del calcio italiano. E lo ha fatto, ma in modo parziale. Dodici partite in quaranta giorni. Il campionato di Serie A, questa per ora l’unica certezza, può finire solo con un tour de force da Mondiale.

Anzi oltre: chi alza la Coppa del Mondo si sobbarca appena 7 partite in un mese. «Una decisione folle, per i calciatori è troppo», si è lasciato scappare ieri alla Bbc Cellino, che vedrà il suo Brescia scatterà dai blocchi il 23 o il 24 giugno a Firenze, per chiudere a Mompiano contro la Sampdoria il 2 agosto.

E, per citare una nota pubblicità, «o così o Pomì»: indietro non si torna, l’ultima rata dei diritti tv non può saltare. Solo su questo, tutte le società si sono trovate d’accordo.«I giocatori non si sono potuti allenare in modo adeguato e ripartire così è pericoloso — ha proseguito Cellino —. Ricomincia­re giocando tre partite a settimana non lo ritengo idoneo. Sono preoccupat­o per i possibili infortuni e per il caldo estivo». Poi, il nuovo affondo verso Balotelli: «Non sembra molto interessat­o al futuro del club. L’impression­e è che non gli piaccia più stare in Italia. Abbiamo commesso entrambi un errore. Io pensavo che portarlo a Brescia, la sua città, lo avrebbe stimolato e spinto a impegnarsi molto. Al tempo stesso penso sia stato gestito male dall’allenatore precedente (Corini, ndr)».

La crepa, già evidente, è diventata un cratere. Ieri, Mario si è sottoposto ancora a una doppia sessione individual­e: il resto del gruppo, per inciso, si allena solo al mattino con Lopez. Nel tardo pomeriggio, prima di tornare a Torbole Casaglia, Balotelli è passato dalla sede per parlare a tu per tu con Cellino, ma l’incontro non è avvenuto per gli impegni del presidente. Il giocatore ha parlato attraverso i social, citando Kahlil Gibran: «Ho imparato il silenzio da chi parla troppo, la tolleranza dagli intolleran­ti, la gentilezza dai malvagi: per quanto possa sembrare strano, sono grato a questi insegnanti».

Ogni riferiment­o a persone o a fatti realmente accaduti non è puramente casuale. La tregua armata è già finita.

Il nodo Campionato Secondo il presidente giocare dodici partite in 40 giorni è troppo per i giocatori

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Prosegue il testa a testa fra il presidente del Brescia Massimo Cellino e Mario Balotelli
Lo scontro Prosegue il testa a testa fra il presidente del Brescia Massimo Cellino e Mario Balotelli

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