Sclerosi e virus si lotta insieme
Stasera la facciata di Palazzo Loggia si colorerà di arancione per la Giornata mondiale
Sport, solidarietà, cure e ricerca scientifica. Oggi è la Giornata mondiale della sclerosi multipla che si apre con la Aism Run, la corsa podistica a distanza, promossa dall’Associazione italiana sclerosi multipla per raccogliere fondi da destinare alle attività rivolte ai malati.
Stasera, invece, la facciata della Loggia si tingerà di arancione, il colore simbolo della giornata dedicata a una malattia autoimmune per la quale, in Italia, viene accertato un nuovo caso ogni tre ore. «Noi, ogni anno, registriamo 100 nuovi casi, soprattutto nella fascia d’età tra i 30 e i 40 anni— spiega Ruggero Capra, immunoneurologo responsabile del Centro sclerosi multipla dell’ospedale di Montichiari — e attualmente abbiamo a registro oltre 2.400 pazienti». Uno dei centri più grandi del Nord Italia, che nella pandemia ha garantito la continuità delle cure, con particolare attenzione a chi ha dovuto anche affrontare il virus. «Abbiamo messo a punto un servizio di telemedicina per rilevare e valutare due volte al giorno le curve termiche e i parametri principali». L’8% dei pazienti del centro ha contratto il Covid. «In tutto 98, seguiti prevalentemente da casa. Di questi, sei hanno avuto necessità di ricovero, tre quelli che, già provati dalla sclerosi multipla, non ce l’hanno fatta».
La filosofia adottata è stata quella di dare assistenza a chiunque, a prescindere dalle condizioni fisiche iniziali. «Abbiamo dato la priorità alle possibilità di sostegno a breve termine per evitare scelte non etiche». Il centro ha attivato anche una linea telefonica per avere notizie sui rischi aggiuntivi dati dal Covid. «Con Skype abbiamo dato sostegno psicologico ad adolescenti e bambini. Via mail le indicazioni, anche video, su come evitare i contagi intrafamiliari e come indossare correttamente le mascherine». In parallelo è proseguita l’attività di ricerca scientifica. «Siamo stati tra i promotori della raccolta europea dei dati dei pazienti con sclerosi multipla colpiti da Covid e abbiamo avviato anche il registro nazionale». Ma a Montichiari ci si muove su un fronte più ampio. «Uno studio per valutare, partendo dalle reazioni del sistema immunitario, se possano esserci correlazioni tra il contagio e la possibilità di sviluppare la sclerosi multipla».