Mago Candido e i riti-truffa Sequestrati 3,6 milioni
«Sei in pericolo, il tuo ex marito ti ha fatto una fattura». E per proteggerla dalle «negatività» effettuava riti magici. Conto finale, 346 mila euro. La vedova riminese era solo una delle vittime del mago Candido, al secolo Renzo Martini, uno dei più conosciuti imbonitori televisivi d’Italia. Centinaia di clienti ogni giorno – la procura e la Guardia di Finanza ne hanno individuati 450 ma in passato è arrivato a superare anche i 700 – pagavano i suoi riti, o le doti da cartomante della figlia Vanessa («Promette bene», diceva in una delle sue trasmissioni su Canale Italia). Ma c’erano anche la bambina dislessica e le «possessioni demoniache» dei congiunti di un truffato a cui Candido aveva praticato esorcismi per 84 mila euro, che invece erano affetti da patologie psichiche. Per un malocchio, una meranese era arrivata a sborsare 166 mila euro. Sono solo alcune delle 88 storie ricostruite dalla Guardia di finanza di Lodi sul sedicente mago, da ieri ai
arresti domiciliari con la moglie Maria e la figlia Vanessa. In totale la Gdf ha sequestrato loro 3,6 milioni di euro in beni immobili e auto di lusso. Candido è un personaggio conosciuto: cuneese di nascita e imbonitore di professione è nel giro da almeno trent’anni. In passato aveva un ufficio a Cremona e viveva a Codogno. Poi si era spostato a Castelgerundo, nella Bassa Lodigiana. Al Comune aveva donato una monovolume Dacia Lodgy. Fino all’arresto conduceva dirette su Canale Italia e sui social. E quando si rendeva necessario, compiva sopralluoghi a domicilio. Visite da cui emergevano sempre, si legge nell’ordinanza firmata dal gip Francesco Salerno, «negatività e pericoli» che lui trattava con rituali vari. I suoi clienti erano anziani, casalinghe, professionisti. Gli altri due indagati sono i rappresentanti legali delle società attraverso cui venivano acquistate case, auto e altri beni. Uno di loro è l’assessore all’urbanistica del Comune di Codogno e segretario locale di Forza Italia Vittorio Riboldi.