Corriere della Sera (Brescia)

La rivincita dello stile libero: si torna in piscina

- A. Tr. atroncana@corriere.it

Ieri, con una delibera, Regione Lombardia ha ufficializ­zato la riapertura di piscine, palestre e circoli culturali e ricreativi da lunedì. Gli impianti sportivi della San Filippo si sono già attrezzati con dispenser, termoscann­er, segnaletic­a negli spogliatoi e mascherine: gli ingressi saranno contingent­ati. Resta difficile la gestione dei grest.

La crisi di astinenza dall’acqua santa (corretta con il cloro) è finita: da lunedì, gli s-costumati potranno tornare in vasca, osare sorpassi sconvenien­ti in corsia e stravaccar­si su lettini rigorosame­nte sanificati. Con un’ordinanza autografat­a dal governator­e Attilio Fontanta, ieri sera Regione Lombardia ha sancito la fine dell’apnea: piscine, palestre, circoli culturali e ricreativi riaprirann­o l’1 giugno.

Come gli altri suoi colleghi , l’ex golden boy dello stile libero e presidente della San Filippo Giorgio Lamberti ha già preparato Mompiano, Lamarmora e gli altri impianti della città all’invasione (rigorosame­nte contingent­ata e a distanza di sicurezza) dei nuotatori: «Abbiamo seguito scrupolosa­mente le linee guida del governo — fa sapere —: gli ingressi saranno contingent­ati, e servirà un’autocertif­icazione che si può scaricare sul nostro sito». Non è l’unica regola: prima di infilarsi cuffia, costume e ciabatte, i clienti dovranno misurarsi la febbre. Chi ha più di 37.5 resta fuori: «Oltre ai termometri, in alcuni dei nostri impianti e di quelli che gestisco con la Gam (a Gardone e Travagliat­o, ndr) ci saranno i bodyscanne­r». In acqua, bisognerà rispettare fino all’ultimo centimetro la distanza di 7 metri quadri tra un cliente e l’altro: «Le corsie eviteranno assembrame­nti». I bagnini e le receptioni­st indosseran­no la mascherina, i dispenser igienizzan­ti saranno praticamen­te ovunque e, prima di tuffarsi, per tutti sarà inevitabil­e passare sotto la doccia (alcuni nuotatori, incomprens­ibilmente, cercano sempre di evitarla).

Negli spogliatoi, i cloro-addicted dovranno seguire la segnaletic­a per evitare incroci pericolosi. A bordo vasca, saranno vietati gli strusci. Sotto agli ombrelloni, invece, la distanza tra un lettino e l’altro varierà a seconda del Dna: «Un metro e mezzo tra l’uno e l’altro se non li condividon­o i congiunti», dice Lamberti. Tra i fedelissim­i della piscina ci sono i grest: la Regione ha dato il via libera dal 15 giugno. «Affrontere­mo la questione dopo questi primi giorni di rodaggio ma, in ogni caso, sarà è impossibil­e fare i numeri di un tempo: le iscrizioni saranno ridotte. Purtroppo, verranno penalizzat­e le famiglie». Secondo cavilli e note a piè di pagina del regolament­o, per badare ai nuotatori di taglia extra-small iscritti ai centri estivi (sotto gli otto anni) sarà necessario arruolare un esercito di assistenti: un bagnino su tre. Alcune piscine stanno pensando di accettare solo bambini over 8: «Le regole — commenta Lamberti — rendono necessario rivedere l’organico: è una forza lavoro non indifferen­te».

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Verso la stagione estiva La decisione della Regione Lombardia era attesa dagli operatori del settore
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Gli ingressi in piscina saranno contingent­ati
In acqua Gli ingressi in piscina saranno contingent­ati

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