Le valli e la crisi degli agricoltori
I due mesi di lockdown hanno inciso pesantemente sui bilanci dei piccoli agricoltori delle valli, i cui canali commerciali interrotti per i loro prodotti non sono stati sostituiti dall’e-commerce.
Conti in ordine, associati in crescita, ottimi rapporti a livello locale e regionale. L’assemblea di approvazione del bilancio 2019 è stata l’occasione per il presidente di Apindustria Douglas Sivieri di fare anche il punto sul suo doppio mandato che si avvia alla conclusione. Il nuovo gruppo dirigente che guiderà l’associazione verrà eletto il 16 settembre: «Mi aspettavo un’uscita più dolce, certo non con una pandemia in corso», spiega Sivieri. L’approvazione del bilancio (chiuso in avanzo di oltre 25 mila euro e con fondi accantonati per 132 mila, ha sottolineato il vicepresidente tesoriere Mario Magazza) è stata anche occasione per analizzare la difficile fase economica: «L’Europa sta dando qualche segno di vita. Il decreto Rilancio è invece insufficiente: troppi voucher inutili e troppo poco per far davvero ripartire il lavoro». Alla fine Sivieri si affida all’animal spirit degli imprenditori: «Confido nella voglia di ripartenza e nello spirito di rivalsa». Il vice presidente vicario Marco Mariotti si sofferma sul ruolo associativo: «In questo periodo Apindustria si è rivelata ancora più importante per gli imprenditori, un faro per affrontare il mare in tempesta. C’è stato aiuto reciproco, si è svolta una grande funzione di ascolto, c’è stata risposta. L’associazione c’è nelle situazioni ordinarie e ha dimostrato di esserci anche nelle situazioni straordinarie: il nostro obiettivo deve essere quello di fare in modo che Apindustria svolga un ruolo di servizio e rappresentanza sempre più puntuale anche in futuro».