Le divinità del jazz per le capitali della cultura
Alza oggi il sipario il festival di Jazzontheroad, e lo fa con un progetto originale che vuole idealmente celebrare il gemellaggio della città di Brescia con la vicina Bergamo quale Capitale italiana della cultura; nomina che nel 2023, per la prima volta nella storia di tale riconoscimento, sarà assegnata a due capoluoghi congiunti. L’ensemble Reithia, infatti, che questa sera inaugurerà la rassegna, affianca due musicisti bresciani, il contrabbassista Giulio Corini ( foto) e il chitarrista Francesco Baiguera, e due musicisti bergamaschi, il batterista Filippo Sala e il sassofonista Massimiliano Milesi. Il quartetto prende il nome dall’antica divinità Reitia, una dea madre veneta definita signora della natura, che veniva venerata dalle popolazioni di tutto l’arco alpino occidentale, a testimonianza dell’unità culturale che accomuna le città bresciane e bergamasche. Ma anche una dea della fertilità e della guarigione, antico simbolo di rinascita che potrebbe trovare oggi un’apotropaica ragione d’essere nella drammatica storia recente delle due città lombarde. Il gruppo affianca quattro giovani talenti che rappresentano l’eccellenza del nuovo jazz italiano: Corini, Sala e Milesi, in particolare, si conoscono e si frequentano da lungo tempo, se non altro per essere parte dello straordinario Double Cut di Tino Tracanna. Francesco Baiguera, musicista attento, sensibile e intelligente, non mancherà di contribuire da par suo alle dinamiche dell’insieme, fortemente improntate al dialogo, come nelle migliori tradizioni della schiatta d’improvvisatori, e all’interpretazione di alcune composizioni originali, nate dalla penna di ciascuno dei quattro. Ad accogliere il concerto sarà il palco allestito nel del cortile del Broletto. Ore 21.30, ingresso libero su prenotazione. (lu.rad.)