Corriere della Sera (Brescia)

Il «pirata» non aveva bevuto

- Lilina Golia

I primi test effettuati sul 44enne che domenica sera ha investito e ucciso Manar, una bimba di 9 anni, ed è fuggito, hanno dato esito negativo. L’automobili­sta ai domiciliar­i da lunedì mattina, dopo essersi costituito, non aveva né bevuto, né consumato alcun tipo di droga. Ora verranno effettuati altri accertamen­ti in attesa che il 44enne venga sentito dal giudice. Subito dopo essersi presentato in procura, mettendo fine alla sua fuga, è stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso. Il comune di Bagnolo ha messo a disposizio­ne uno spazio pubblico perché la famiglia possa ricevere tutte le persone che vorranno dire addio alla bimba.

Non aveva bevuto e nemmeno assunto droghe il quarantaqu­attrenne che domenica sera a Bagnolo Mella ha investito e ucciso la piccola Manar Sayed e ferito sua madre, Saadia mentre attraversa­vano viale Italia sulle strisce pedonali.

L’esito dei primi esami eseguiti lunedì in ospedale dovrà essere confermato dagli ulteriori accertamen­ti condotti per verificare le condizioni psicofisic­he dell’uomo al momento dell’incidente. Il quarantaqu­attrenne, fuggito senza prestare soccorso a madre e figlia, si era presentato, da solo, lunedì mattina in Procura, dove, dopo essersi assunto le sue responsabi­lità, era stato sottoposto ad un lungo interrogat­orio dal pm Maria Cristina Bonomo, affiancato dall’avvocato d’ufficio Camilla Noris.

Ieri ha scelto come legale di fiducia l’avvocato Fausto Pelizzari che nelle prossime ore lo assisterà nell’udienza di convalida del suo arresto per il quale gli sono già stati concessi i domiciliar­i.

Per chiarire la dinamica dell’incidente è stato utile il video registrato da una telecamera di sorvegl ianza di un’abitazione che si affaccia su viale Italia.

Nelle immagini l’urto terribile e il volo della piccola, sbalzata sull’asfalto a diversi metri di distanza, sotto gli occhi del padre, delle due sorelline e del fratello maggiore, oltre che di diversi testimoni. La tragedia ha lasciato impietrito tutto il paese di Bagnolo Mella. La mamma ha saputo della morte della sua bambina quando è stata dimessa l’altro giorno, in un primo momneto anche le sue condizioni

erano apparse molto gravi.

« Stiamo cercando di far fronte alle loro necessità – spiega il sindaco Cristina Almici – e abbiamo messo a loro disposizio­ne la sala conferenze Piozzi come casa del commiato. Ci sembrava un luogo adeguato per accogliere le molte persone che verranno a

dare l’ultimo saluto a Manar. I funerali, forse, si svolgerann­o venerdì. I familiari stanno valutando se tumularla al cimitero Vantiniano a Brescia dove c’è uno spazio per le sepolture musulmane che purtroppo a Bagnolo non siamo ancora riusciti a realizzare».

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(Foto Ansa) L’incidente Quel che rimane dell’auto su cui viaggiava la vittima

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