Corriere della Sera (Brescia)

Covid e lavoro, sono 14 le vittime nel Bresciano

Ieri 18 nuovi contagi, pari al 34% di tutta la Lombardia

- M.Tr. mtrebeschi@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

In Lombardia si registrano 53 contagi, ma un terzo sono nel Bresciano. Niente decessi, 350 in isolamento. I dati Inail certifican­o 14 decessi Covid sul posto di lavoro e tanti infortuni: Brescia è la quarta provincia in Italia.

Tra infortuni e decessi, è sempre più evidente il peso che il virus Sars-CoV-2 ha avuto nelle province di Bergamo e Brescia. Il territorio orobico conta a metà giugno 30 decessi (erano 25 a fine maggio). Si tratta di morti bianche, con il virus contratto sul posto di lavoro che ha ucciso i lavoratori come quando si cade da un ponteggio alto decine di metri. Nel bresciano i decessi per Covid di questo tipo sono 14, al pari di Cremona. Si tratta di molti casi, se si pensa che Milano (tre volte più popolosa della provincia di Brescia) ha registrato 22 decessi Covid sul posto di lavoro.

Sono alcuni degli elementi che risultano dall’aggiorname­nto Inail sulle denunce di infortunio. Che include anche la lista degli infortuni, dove cioè il Covid ha fatto ammalare una persona ma senza conseguenz­e tragiche: di casi del genere, la Cgil ricorda che

Brescia è la città più colpita se si considera che in lista, a precederla, ci sono tre città capoluogo di Regione: Milano, Torino, Genova, poi le province di Brescia e Bergamo. È la conferma che il virus ha seminato distruzion­e in questi territori. E questo dovrebbe suggerire un surplus di controlli: «Visto che molti dei nuovi focolai di contagio sembrano sviluppars­i sui luoghi di lavoro — dice Angelo Chiari, responsabi­le Politiche salute e sicurezza della Cgil Bergamo — è necessario mantenere alta l’attenzione all’interno di tutti i siti produttivi». Dopo la paura per i focolai «soffocati» tra i dipendenti di alcuni macelli del Basso Mantovano, sul fronte bresciano tutto sembra sotto controllo. In generale, però, i contagi in provincia non si arrestano: ieri l’Ats di Brescia ha registrato 16 nuovi casi (in leggero aumento). Se aggiungiam­o anche i due positivi dell’Ats della Montagna su brescia. corriere.it

Notizie, immagini, aggiorname­nti in tempo reale su quanto accade nel Bresciano (Valcamonic­a), la provincia della Leonessa segna 18 nuovi casi. Va peggio a Bergamo (+29), meglio a Milano (+5), Cremona (+1), zero positivi a Mantova. In tutta la Lombardia si segnalano 53 positivi, ma il numero dei tamponi effettuati (3.380) è tre volte più basso della norma. Metà dei nuovi test molecolari risultativ­i positivi al Covid-19 è frutto di un precedente test sierologic­o che mostrava la presenza di anticorpi (29), altri sette casi sono stati classifica­ti come «debolmente positivi». Nel Bresciano, salgono leggerment­e le persone in isolamento obbligator­io a domicilio (+14): un elemento in controtend­enza, dovuto ai tamponi positivi emersi nei giorni precedenti. Al momento, quindi, risultano in quarantena 350 bresciani. Rallenta il numero dei guariti (+4), per un totale di 12.317 bresciani che hanno superato la malattia. Non si registrano invece decessi, che pertanto rimangono 2.729. Si tratta comunque di un’ecatombe.

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Visita a distanza Un parente saluta, dietro il vetro di una porta, un’anziana ricoverata in casa di riposo ( Ansa,/Stefano Cavicchi)
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