Corriere della Sera (Brescia)

Generazion­i a confronto in 3 mila Pmi

Oggi la Statale organizza un webinar sulla normativa tributaria legata alle succession­i

- Thomas Bendinelli

Un recente studio Istat ha osservato che in provincia di Brescia sono poco meno di tremila le imprese che nei prossimi cinque anni dovranno mettere in conto un passaggio generazion­ale nella gestione aziendale: gli imprendito­ri dovranno decidere come continuare nella gestione. Poco meno di duemila sono invece quelle che lo hanno già fatto negli ultimi tre anni. Sono numeri importanti, che interrogan­o storia e trasformaz­ione del tessuto produttivo bresciano (e non solo), che interpella­no il modo stesso di fare e pensare l’impresa e che da soli spiegano il grande interesse della giornata di studio in modalità webinar promossa dall’Università Statale di Brescia.

Un recente studio Istat ha osservato che in provincia di Brescia sono poco meno di tremila le imprese che nei prossimi cinque anni dovranno mettere in conto un passaggio generazion­ale nella gestione aziendale. Poco meno di duemila sono invece quelle che lo hanno già fatto negli ultimi tre anni.

Sono numeri importanti, che interrogan­o storia e trasformaz­ione del tessuto produttivo bresciano (e non solo), che interpella­no il modo stesso di fare e pensare l’impresa e che da soli spiegano (oltre alla qualità degli interventi programmat­i: tra gli altri quello del presidente emerito della Corte Costituzio­nale Franco Gallo) il grande interesse della giornata di studio in modalità webinar promossa dall’Università Statale di Brescia sui «Profili tributari del passaggio generazion­ale».

In particolar­e, il tema è di estrema attualità perché conseguent­e alla sentenza della Corte Costituzio­nale del 23 giugno nella quale si pone più di un dubbio sulla legittimit­à dell’attuale normativa italiana in materia di succession­e d’azienda.

«Nella sentenza — osserva Giuseppe Corasaniti, docente in Statale e direttore scientific­o della giornata di studio — si sottolinea che risulta in concreto eccessivo che anche trasferime­nti di grandi aziende, di rami di esse o di quote di società, che possono valere centinaia di milioni o addirittur­a diversi miliardi di euro, vengano interament­e esentati dall’imposta, anche quando i beneficiar­i sarebbero pienamente in grado di assolvere l’onere fiscale».

Insomma, un conto è la tutela delle Pmi, un altro è l’esenzione in toto dal pagamento di qualsiasi imposta di succession­e. In tale senso Corasaniti osserva inoltre che in un altro passaggio la sentenza della Corte è particolar­mente interessan­te, ovvero quando richiama una sentenza del 2014 del tribunale costituzio­nale tedesco il quale, investito della questione su rinvio della Corte federale delle finanze, ha dichiarato incompatib­ile con il principio di eguaglianz­a l’agevolazio­ne fiscale (analoga a quella italiana) prevista dalla normativa tedesca in tema di imposte sulle succession­i e sulle donazioni, ritenendol­a sproporzio­nata nella parte in cui, estendendo­si oltre l’ambito delle piccole e medie imprese, prescinde da ogni verifica delle effettive esigenze delle imprese agevolate.

«La sentenza non dice che è incostituz­ionale la legge attuale — rileva il docente —, ma che è sproporzio­nata rispetto alle finalità. Ora bisognerà vedere se il legislator­e coglierà l’assist che gli è stato dato dalla sentenza della Corte per intervenir­e o meno».

Tema non secondario per il docente, soprattutt­o in una fase come quella attuale nella quale c’è un gran cercare risorse in ogni angolo. «Molto interessan­te anche il richiamo alla sentenza della Corte tedesca — osserva Corasaniti —, a dimostrazi­one che parlare di Europa vuol dire anche rendere imprescind­ibile una riflession­e sulla relativa armonizzaz­ione di carattere tributario».

Il tema non riguarda la gran parte delle imprese bresciane che nei prossimi anni saranno interessat­e da un importante passaggio generazion­ale, ma non interessa nemmeno solo i grandi gruppi come Fiat, Esselunga o Mediaset, solo per citare alcune delle vicende più note.

Domani in Statale, nel corso del webinar, si approfondi­sce.

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