Corriere della Sera (Brescia)

236 mila euro per Montisola

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Il rischio idrogeolog­ico è una costante di Monte Isola. Non è un caso quindi se il Comune ha deciso di destinare all’assestamen­to del territorio e alle asfaltatur­e i 236 mila euro ottenuti dal ministero degli Affari regionali. Si tratta della prima di tre tranche di un fondo per lo sviluppo delle «Isole minori».

Monte Isola è come un Giano bifronte. Quella roccia, in mezzo al lago, esercita un grande fascino, ma è al contempo un territorio delicato e fragile. Il rischio idrogeolog­ico è una costante di questa montagna lacustre, ricca di verde e strade strette. Non è un caso quindi se il Comune ha deciso di destinare all’assestamen­to del territorio e alle asfaltatur­e i 236 mila euro ottenuti dal ministero degli Affari regionali. Si tratta della prima di tre tranche di un fondo per lo sviluppo delle «Isole minori» che vede, tra gli altri, perle come Capri, Ischia, Procida, ma anche La Maddalena, Caprera, Stromboli, Elba, Montecrist­o solo per citarne alcune. In tutto si tratta di un tesoretto da 14,5 milioni di euro per il 2020, altri 14 milioni per l’anno successivo e 13 milioni per il 2022. In totale, il governo ha messo sul piatto 41,5 milioni con un decreto approvato oggi in Conferenza unificata. «Siamo già a fine luglio, perciò — spiega il sindaco di Monte Isola Fiorello Turla — questi 236 mila euro li destinerem­o a opere sul territorio, andando a sistemare le criticità». In un territorio così delicato, movimenti franosi e altri cedimenti sono la norma. Diventa perciò essenziale investire in manutenzio­ne stradale e prevenzion­e idraulica. «Nei prossimi tre anni useremo parte dei fondi anche per implementa­re un tratto di illuminazi­one pubblica» spiega il sindaco. Il turismo quest’anno è in grande calo per via del Covid. A Monte Isola, complice la logistica dei trasporti, questo problema si sente ancora di più. Il tempo servirà però per finire di sistemare il collettame­nto fognario di case e negozi. Di recente, infatti, la Goletta di Legambient­e ha trovato uno scarico a lago che risulta «fortemente inquinato» proprio a Montisola (Peschiera), nella zona del pontile nord. «È già in corso un cantiere di Acque bresciane. Ci sono un paio di case che non sono collegate al collettore, perciò — dice il sindaco — presto si risolverà il problema. E tutto finirà nel collettore», che porta i reflui sulla terraferma, dove poi vengono trattatati. ( m.tr.)

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