Lotta alla perdite idriche Le azioni green di A2A
Risparmiati 90 mila mc d’acqua, il consumo di 400 case
Lotta alle perdite idriche della rete acquedottistica ed un maxi piano da 100 milioni di euro per l’efficientamento del termovalorizzatore: sono queste le coordinate principali delle azioni green della multiutility A2A, illustrate nel sesto bilancio di sostenibilità.
Un concetto chiave della sostenibilità è la riduzione degli sprechi. Di energia certo, ma anche di acqua. La situazione del Belpaese da questo punto di vista è disastrosa, con perdite medie (dati Istat) del 38 % per i capoluoghi di provincia. Brescia è messa molto meglio di tante altre città: ha il 22% di perdite contro il 71% di Frosinone, il 45% di Firenze, il 43% di Roma. Ma la rete idrica di Milano ad esempio è più efficiente (12,2% di perdite), ancor di più quella di Mantova (9,6%).
La riduzione delle perdite idriche è uno degli obiettivi cardine di A2A. Parola del nuovo amministratore delegato della multiutility, il bresciano Renato Mazzoncini (ex numero uno di Ferrovie dello Stato). «Nel 2019 abbiamo sostituito 36 chilometri di reti acquedottistiche grazie alla tecnologia no-dig (dall’inglese no-digging, ovvero senza scavo, ndr) che utilizza onde sonore per individuare i tubi che perdono e sostituirli senza rompere le strade della città» ha spiegato Mazzonicini in Loggia nella presentazione del 6° bilancio di Sostenibilità. Gli interventi hanno permesso di recuperare 90mila metri cubi d’oro blu, «pari al fabbisogno di 400 famiglie.
Certo, in Italia serviranno investimenti monstre per adeguare la rete acquedottistica: «almeno 30 miliardi di euro, di cui mezzo miliardo nel Bresciano» ha proseguito Mazzoncini. Di pari passo prosegue anche la sostituzione dei contatori smart, in grado di leggere realmente i consumi: nel 2019 ne sono stati installati altri 22 mila, oltre ai 25mila già posizionati (su un totale di 170 mila). Nel 2019 sono 61 i milioni investiti da A2A nel ciclo idrico: è stato inaugurato il nuovo depuratore di Nuvolera, che serve 25 mila abitanti equivalenti (compresi 5 comuni circostanti), migliorando la qualità degli scarichi che prima finivano nel Naviglio
"Mazzoncini
Nel 2019 si sono investiti nel ciclo idrico 61 milioni: in Valtrompia è partito il cantiere del depuratore
Grande « ed evitando così un’altra infrazione europea per mancata depurazione» aggiunge l’ingegnere, che ricorda anche i 4500 abitanti di Concesio collettati al depuratore cittadino di Verziano e l’avvio dei lavori per realizzare l’attesissimo depuratore di Valtrompia (valle ancora prima di sistema di trattamento
Del Bono
Brescia ridurre ancora le perdite in rete in tempi non biblici e migliorare la qualità delle acque
per i reflui civili).
A2A gestisce il ciclo idrico di circa la metà dei comuni bresciani, l’altra metà è affidata all’utility pubblica Acque Bresciane. Da un anno si è fermato il dibattito sulla gara che dovrebbe individuare un unico gestore (pubblico-privato) ma nel frattempo crescono gli investimenti che devono colmare le grandi lacune del passato. Di conseguenza aumentano anche le bollette. Non è un caso se l’osservatorio di Cittadinanzattiva ha bollato l’acqua della provincia come la più cara della Lombardia: 401 euro a famiglia contro una media lombarda di 303.