Cinque mesi per la vittoria di Intesa
Sono trascorsi cinque mesi dall’annuncio a sorpresa di Intesa Sanpaolo dell’offerta pubblica di scambio nei confronti di Ubi Banca: l’annuncio il 17 febbraio. Per ogni 10 azioni di Ubi 17 azioni di Intesa Sanpaolo di nuova emissione. Il 20 febbraio i grandi soci di Ubi Banca bocciano l’operazione, il 6 marzo Intesa deposita il documento d’offerta alla Consob. Il 22 aprile l’assemblea di Bper approva l’aumento di capitale per l’acquisto di un pacchetto di 400-500 filiali al termine dell’ops, il 27 aprile Intesa Sanpaolo approva l’aumento di capitale. Il 12 maggio l’Antitrust avvia l’istruttoria sull’operazione, il 26 maggio il cda di Ubi delibera l’avvio di un’azione giudiziale per accertare l’avveramento della condizione Mac sull’efficacia dell’offerta. Il 5 giugno via libera della Bce all’operazione, tre giorni dopo arriva anche l’ok di Bankitalia; il 15 giugno accordo integrativo tra Intesa e Bper per la cessione delle filiali. Il 25 giugno la Consob approva l’operazione, il 3 luglio il cda di Ubi Banca boccia l’ops perché non è conveniente per i soci, ma il 6 luglio parte il periodo di conferimento delle azioni che si concluderà il 28 luglio, il 16 luglio l’Antintrust autorizza l’ops, il 17 Intesa Sanpaolo rilancia con 0,57 euro per azione. Le Fondazioni e molti grandi soci aderiscono. Il 27 luglio Consob prolunga di due giorni, ieri adesioni al 71,91%. L’operazione ha successo con due giorni d’anticipo.