Corriere della Sera (Brescia)

Messina: con Ubi gestiamo un trilione

Intesa, utile a 2,6 miliardi di euro

- di Thomas Bendinelli

La semestrale presentata ieri dal Ceo di Intesa Carlo Messina fotografa un gruppo florido e solido che, nei primi sei mesi del 2020 e in piena emergenza Covid, ha realizzato un utile netto di 2,6 miliardi di euro, ovvero quasi l’86% dell’intero obiettivo del 2020. I ricavi del gruppo mostrano una notevole resilienza, il risparmio cresce nel secondo trimestre, continua il calo dei costi. Messina ha anche annunciato che sarà Miccichè, presidente di Banca Imi, a traghettar­e Ubi alla fusione. E sulla scelta degli azionisti di Ubi di aderire all’offerta di Intesa, soddisfazi­one per il Ceo: così gestiamo più di un trilione di euro.

Sarà l’attuale presidente di Banca Imi Gaetano Miccichè a guidare Ubi Banca nel periodo di traghettam­ento all’interno di Intesa. La conferma è arrivata ieri dall’amministra­tore delegato Intesa SanPaolo in occasione della presentazi­one della semestrale 2020 del gruppo. «Una figura di grande prestigio col quale collaboro da tanti anni e verso cui ho massima fiducia», ha spiegato osservando che la conferma arriverà probabilme­nte già domani dal consiglio di Ubi.

«Con tutto il rispetto per le decisioni che deve prendere il cda di Ubi — ha osservato Messina — credo che questo possa avvenire nei prossimi giorni perché è giusto che Ubi abbia un ad che la guidi, che la gente di Ubi veda un capo molto legato all’ad di Intesa Sanpaolo, visto il mio impegno ad accoglierl­i nel gruppo». La semestrale presentata ieri fotografa un gruppo florido e solido che, nei primi sei mesi del 2020 e in piena emergenza Covid, ha realizzato un utile netto di 2,6 miliardi di euro, ovvero quasi l’86% dell’intero obiettivo del 2020. I ricavi del gruppo mostrano una notevole resilienza, il risparmio cresce nel secondo trimestre, continua il calo dei costi. «Il nostro livello di efficienza operativa è tra più elevati a livello europeo», ha sottolinea­to Messina. Al centro dell’incontro, non poteva essere altrimenti, l’operazione Ubi. «Oggi si apre un nuovo capitolo nella storia del nostro gruppo — ha detto Messina

— La scorsa settimana, nel pieno rispetto dei tempi annunciati, abbiamo concluso con successo la nostra offerta rivolta agli azionisti di Ubi. Il 90% degli azionisti (in termini di capitale) ha deciso di far parte di Intesa Sanpaolo: una scelta che per noi è motivo di orgoglio. Intesa Sanpaolo e Ubi hanno modelli di business simili, con culture e valori aziendali condivisi. Insieme, possiamo rafforzare un gruppo campione nazionale e leader a livello europeo, forte di oltre 1,1 trilioni di euro che gli italiani ci affidano. Insieme siamo più forti e insieme abbiamo un maggiore potenziale di crescita». Una banca, ha ricordato l’ad, che a livello europeo diventa seconda per capitalizz­azione, sesta per risultato operativo e ottava per totale attivo. I prossimi mesi serviranno a definire i passaggi della fusione e

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La strategia

Il nuovo gruppo guarda all’Europa ma è anche e soprattutt­o banca dei territori

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