Corriere della Sera (Brescia)

Alleggerit­o di 267mila euro il debito di una famiglia

Due avvocati bresciani assistono il nucleo familiare piemontese, le loro richieste accolte dai giudici

- L. G.

Due figli all’università, il mutuo e i conti di casa. Se non avessero potuto beneficiar­e della legge sul Sovraindeb­itamento, conosciuta anche come «Salva suicidi», sarebbero finiti sul lastrico, o peggio. Un ex rappresent­ante delle forze dell’ordine e la moglie, insegnante, residenti in provincia di Alessandri­a, si sono trovati in difficoltà economiche, travolti dalle spese crescenti, dai prestiti contratti per garantire ai figli l’istruzione universita­ria e dalle minori entrate. Situazione pesante che si è andata aggravando, trascinand­osi dal 2013, con uno stato di depression­e da parte del marito, insieme alla moglie, disperato e incapace di reagire ai problemi che sembravano non avere una via di uscita di fronte alle scadenze mensili di mutuo per la loro casa, contratto nel 2009, e prestiti per gli studi dei figli. Lo specchio della realtà di molte famiglie italiane, arrivate ad essere incapaci di onorare gli impegni economici, nonostante i sacrifici e la volontà di seguire i piani di ammortamen­to. I coniugi piemontesi, assistiti dagli avvocati bresciani, Monica Pagano e Matteo Marini, sono riusciti a sanare vicissitud­ini che li avevano portati ad una situazione debitoria che si aggirava intorno ai 400 mila euro, recuperand­o anche la serenità che sembrava completame­nte perduta.

La soluzione è arrivata attraverso il ricorso ai benefici concessi dalla legge approvata nel 2012 e pensata per chi non ha possibilit­à di reperire risorse per saldare gli arretrati e non può accedere alle procedure concorsual­i (come il fallimento nel caso delle aziende) per la ristruttur­azione dei debiti, attraverso organismi di composizio­ne della crisi economica (enti pubblici e Tribunale). In questo modo la famiglia di Alessandri­a si è vista «scontare» 267 mila euro dal debito complessiv­o. «Una legge sempre più attuale, in un periodo in cui, purtroppo, molte famiglie sono finite in difficoltà senza colpe», evidenzia l’avvocato Pagano

che spiega che i giudici hanno predispost­o per i suoi assistiti «un piano che prevede che la coppia venda la casa (del valore stimato di 90 mila euro) e al termine della procedura le due auto (che valgono 5 mila euro in tutto), oltre a versare 800 euro al mese per i prossimi quattro anni.

Una cifra calcolata in base alle loro entrate, in modo da garantire comunque le spese essenziali e per i figli». Un debito che, nel rispetto del piano di rientro, tra quattro anni sarà cancellato definitiva­mente.

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