Lombardo: Scala 4, lavori veloci e mirati
«È giusto che Brescia abbia in agenda una struttura adeguata per il futuro». Così il direttore del Civile Massimo Lombardo sul futuro Satellite. Secondo lui Scala 4 è funzionale alla gestione dei pazienti Covid, «ma l’ospedale ha dimostrato di saperne fare anche a meno». L’ipotesi è di cantieri veloci, ma nulla per ora è partito.
Il progetto di demolizione e rifacimento del Satellite è una priorità? L’abbiamo chiesto al direttore del Civile Massimo Lombardo.
«Un ospedale come Brescia, con un presidio pediatrico importante, deve avere in agenda una struttura adeguata per il futuro. La tecnica ospedaliera ha subito un’evoluzione importante e oggi alcuni principi sono diventanti capisaldi: l’importanza di percorsi separati, un sistema che consenta un adeguato ricambio d’aria, la scelta architettonica del corpo quintuplo, la divisione per intensità di cura».
Lei ha diretto Lodi, che è un ospedale tutto ristrutturato, e Legnano che è nuovo. Che vantaggi ci sono?
«Le strutture moderne rendono più facile l’organizzazione del lavoro. Con l’esperienza Covid abbiamo capito che è necessario avere spazi più ampi e poter separare i percorsi. In questo senso demolire e ricostruire un edificio come il Satellite è vantaggioso: pensi all’informatica integrata, al sistema di aerazione. Ristrutturare costerebbe di più, con maggior fatica»
Sul Satellite quando arriverà la risposta della Regione?
«Non so se a fine agosto avremo già una risposta, ma la struttura tecnica regionale è molto veloce nell’analisi delle procedure».
Se scala 4 è strategica per la gestione Covid, ci si aspetta che i cantieri siano terminati a ottobre. Oggi è tutto fermo.
«Il progetto prevede un intervento tecnologico, su cui stiamo andando avanti: sono in corso le procedure per l’acquisto di tecnologie e attrezzature per la cura delle persone. L’intervento edilizio sarà veloce».
In che senso? «Ristrutturiamo un piano alla volta, il cantiere si muoverà da un piano all’altro in pochissime settimane»
Ma quando partite? State sollecitando in tal senso il ministero?
«È la struttura regionale che è in contatto ogni giorno con il ministero. Io mi rapporto con Marco Trivelli che è informato. Qui a Brescia ci stiamo attrezzando per diversi possibili scenari».
Scala 4 però serve? «Non è fondamentale: il Civile ha dimostrato di saper organizzarsi anche senza».
Senza un “polmone” si rischia di occupare i letti dappertutto, come a marzo, bloccando le altre attività.
«Avere scala 4 è un aiuto. Andiamo avanti. Se riusciamo a rendere più adatto l’ospedale, avremo uno strumento in più».