Nuovi sostenitori del teatro Grande 250 mila euro e anticipi da Roma
Si aggiungono sostenitori alla Fondazione
In questa stagione difficile con il settore culturale e artistico messo in ginocchio dalla pandemia aumentano i sostenitori della Fondazione Teatro Grande: alla Guido Berlucchi & C., si è aggiunta la A.B.P. Nocivelli, a giugno anche la Carlo Tassara France aveva messo mano al portafogli. I mecenati hanno firmato bonifici per 250 mila euro. Anticipi anche dal Ministero.
Ottoni inscatolati nel plexiglass, scene promiscue censurate — attori e cantanti dovranno esibirsi a un metro l’uno dall’altro —, pubblico in frac e mascherina e «trasgressioni» concesse solo ai ballerini: gli unici spettacoli interpretati a distanza ravvicinata saranno quelli di danza, finalmente considerata uno sport di contatto.
Tra qualche settimana, i teatri torneranno in scena con una prima assoluta: le prescrizioni del Dpcm hanno inevitabilmente rivoluzionato lo spettacolo. Niente sarà come prima, anche in platea: l’inevitabile distanza di sicurezza tra gli spettatori, un metro misurato testa a testa, non è stata accorciata di un centimetro. Al Grande, come ovunque, saranno ridotti i posti in sala, nei palchi e nei loggioni. Ma non nel parterre dei Sostenitori della Fondazione: alla Guido Berlucchi & C., riconfermata per il 2020, venerdì scorso si è aggiunta la A.B.P. Nocivelli. Non è l’unico nuovo ingresso nel Massimo cittadino: come anticipato dal Corriere, lo scorso giugno la Carlo Tassara France è entrata nella cerchia dei Sostenitori aderenti, di cui fa già parte Aib. Ogni mecenate, ovviamente, ha firmato un bonifico: in totale, il Grande riceverà 250 mila euro.
Le entrate vanno sommate ai contributi di Asm, Cariplo e Comunità Bresciana e a quelli dei soci fondatori del Grande: Loggia, Regione, Provincia,
A2A, Camera di Commercio, Ubi e Tassara non hanno tagliato i fondi di un centesimo. Il teatro ha ringraziato tutti con un comunicato stampa: «Dopo il periodo di difficoltà di questi ultimi mesi arrivano concreti segnali di sostegno per la Fondazione, che ha rappresentato in questi anni una delle migliori eccellenze del territorio, non solamente per l’altissima qualità della proposta culturale, ma anche per il prestigio dei suoi Fondatori e Sostenitori». Il Grande è un «esempio virtuoso del felice connubio tra pubblico e privato, tra il mondo della cultura e il mondo fidi nanziario e imprenditoriale per un territorio sempre più coeso e inclusivo».
Al Massimo cittadino, oltretutto, sono stati assicurati anche l’acconto del Fondo unico per lo spettacolo: il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ha deciso di versare il 72% delle quote stabilite l’anno scorso. La cifra sarà ritoccata a settembre, secondo i parametri dei nuovi decreti. Al Grande, quindi, al momento è stata garantita una cospicua percentuale dei 662.750 euro stanziati per il cartellone di opera e musica 2019 e dei 59.083 euro riservati al balletto nella medesima stagione.
Stesso copione per il Centro Teatrale Bresciano, cui sarà intestato il 72% degli 847.746 euro ricevuti l’anno scorso. Nel libretto assegni del Mibact, che nel 2019 attraverso il Fus ha finanziato teatri e compagnie bresciane con un totale di un milione e 995 mila euro, ci sono anche il Festival pianistico di Brescia e Bergamo, il Teatro Telaio e Residenza Idra.
Come scritto qualche riga qui sopra, il Ministero concederà altre risorse a settembre: lo spettacolo deve continuare.
Il cast
Alla Guido Berlucchi si sono aggiunte Tassara e A.B.P. Nocivelli, oltre agli storici