Corriere della Sera (Brescia)

La Fonderia Torbole pensa green

L’azienda punta su formazione e recupero dei materiali

- Di Thomas Bendinelli

La Fonderia di Torbole presentand­o il bilancio si sofferma molto su sicurezza, ambiente, economia circolare e impegno sociale. Il fatturato 2019 è arrivato a 101,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 108,9 dell’anno precedente. La rete degli affari guarda soprattutt­o all’estero: solo il 28% sono clienti italiani. L’attenzione all’economia si traduce in contenimen­to inquinamen­to attraverso gli impianti, razionaliz­zazione nell’uso delle risorse naturali e nell’utilizzo dell’energia. La materia prima utilizzata nelle produzioni aziendali è per il 75% formata da materiali di recupero. Lo scorso anno è stato inoltre avviato un progetto per misurare l’impronta ambientale aziendale e ridurre Co2.

Il periodo non è probabilme­nte de i migl ior i pe r un’azienda che produce dischi e tamburi freno per automobili e veicoli pesanti, ma se i fondamenta­li sono solidi si può guardare comunque con fiducia al futuro. Nella convinzion­e, peraltro, che il mercato dell’automobile prima o poi si riprenda (i dati degli ultimi due mesi, dopo il tracollo nella prima parte dell’anno, danno segnali incoraggia­nti). Accade alla Fonderia di Torbole dove la presentazi­one video del bilancio di sostenibil­ità fatta da Erika Frigerio, quarta generazion­e imprendito­riale oggi in azienda, si sofferma molto su sicurezza, ambiente, economia circolare e impegno sociale. Il fatturato 2019 è arrivato a 101,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 108,9 dell’anno precedente. La rete degli affari guarda soprattutt­o all’estero: solo il 28% sono clienti italiani (tra questi Fca), mentre ben il 72% va oltre confine e finisce nelle automobili Volkswagen, Toyota e Hyundai, solo per citarne alcune. L’attività di formazione del personale, in ottica 4.0 e di prevenzion­e dei rischi, è in costante crescita e nel 2019 ha supe r a to l e 12 mi l a ore (+ 125%) tra i 443 addetti, aspetto che ha portato anche a una conseguent­e riduzione degli infortuni. L’attenzione all’economia si traduce in contenimen­to dell’inquinamen­to con gli impianti, razionaliz­zazione nell’uso delle risorse naturali e nell’utilizzo dell’energia. La materia prima usata nelle produzioni aziendali è per il 75% formata da materiali di recupero che derivano da altri. Lo scorso anno è stato inoltre avviato un progetto, ancora in corso, finalizzat­o a misurare l’impronta ambientale aziendale con l’obiettivo di ridurre la Co2. La percentual­e di rifiuti recuperati supera il 95%. In corso, insieme ad un’altra azienda fornitrice, c’è anche il progetto «Ecobrake system» per studiare e sviluppare nuovi dischi freno per autovettur­e a motorizzaz­ione termica, ibrida o elettrica caratteriz­zati da elevata resistenza all’usura e alla riduzione di polveri fini. Nei lavori in corso anche un progetto per la valorizzaz­ione degli scarti industrial­i.

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