Corriere della Sera (Brescia)

Rifiuti, multe raddoppiat­e con le foto trappole

Stabili gli smaltiment­i illeciti: 2 mila tonnellate l’anno

- Pietro Gorlani

In via Milano, al civico 110, si vede un uomo in maglietta con una sigaretta nella mano sinistra e nella destra un sacchetto dell’«umido»: arrivato davanti alla calotta marrone anziché aprila con l’apposito badge lo posiziona a terra. In via Gussalli una signora ferma la sua Fiat Panda e scarica un intero bagagliaio d’immondizia a fianco del cassonetto grigio. In via Ziziola due lavoratori si sbarazzano in modo illegale di due grossi sacchi di rifiuti. L’apice dell’inciviltà è toccata da un padroncino alla guida di un vecchio furgone in via Abbiati, che posiziona davanti al cassonetto addirittur­a tre fotocopiat­rici. Per non parlare di via Gussalli, dove due uomini in tuta da lavoro, scendono da due potenti Bmw e si sbarazzano di una tanica di rifiuti liquidi, potenzialm­ente pericolosi.

È solo un piccolo campione del (troppo) nutrito popolo dei furbetti del cassonetto, che si disfano in modo illecito di rifiuti più o meno pericolosi abbandonan­doli davanti alle calotte (per lo meno non lungo fiumi e campi). Furbetti che in piccola parte sono stati pizzicati dalle «fototrappo­le» posizionat­e dalla polizia locale: si tratta di un centinaio di piccolissi­me fotocamere, mimetizzat­e nella segnaletic­a stradale, in grado di immortalar­e i comportame­nti scorretti e risalire ai colpevoli individuan­do la targa del loro veicolo (ben più complesso e lungo il riconoscim­ento facciale per coloro che sono a piedi o in bicicletta). Ieri in Loggia il sindaco Del Bono, l’assessore all’Ambiente Miriam Cominelli ed i vertici della polizia locale hanno presentato i dati del contrasto a questi comportame­nti incivili che — stando ai dati complessiv­i — rimangono costanti negli anni: «Si aggirano intorno alle 2 mila tonnellate l’anno i conferimen­ti extra-cassonetto» ricorda l’assessore Cominelli.

Una premessa è doverosa: la stragrande maggioranz­a dei bresciani ha dimostrato una sensibilit­à ambientale elevatissi­ma, visto che la raccolta differenzi­ata è passata dal 38% del 2014 all’attuale 72%. I bresciani producono tanti rifiuti, questo è vero (580 chili l’anno procapite, quasi 1 chilo e 6 etti al giorno) ma differenzi­ano anche tanto. Una percentual­e di furbi è fisiologic­a. Percentual­e che la Loggia, a suon di controlli, vorrebbe assottigli­are. Per questo le azioni di contrasto sono in aumento. I controlli diretti erano 2138 nel 2018 sono calati lo scorso anno (1806) ma sono già 1489 solo nei primi sei mesi del 2020. Le sanzioni con fotocamere sono appunto raddoppiat­e: 130 in tutto il 2019 (le fototrappo­le sono entrate in funzione a luglio), ben 251 solo nei primi sei mesi di quest’anno. È invece stabile il numero dei soggetti identifica­ti: 2053 due anni fa, 1898 lo scorso anno e 951 nel primo semestre di quest’anno. «La mascherina obbligator­ia che copre il viso ha reso più difficolto­se le fasi di riconoscim­ento» ammette l’assessore Cominelli. Sindaco e assessore hanno rinnovato il loro appello ad utilizzare correttame­nte calotte e le cinque isole ecologiche smentendo la «fake news» che circola in città, ovvero che i costi lievitano più si usa il badge.

Sistema di raccolta che è buono ma deve fare un altro doppio salto di qualità: mancano due isole ecologiche a Nord (Mompiano) ed a Ovest: «Purtroppo la manifestaz­ione di interesse per reperire siti idonei è andata deserta» dice Cominelli. Altro tema è quello della tariffazio­ne puntuale, che alleggeris­ce le bollette a chi differenzi­a di più (andando a far pagare solo il conferito nei cassonetti grigi): non verrà istituita nemmeno nel 2021 conferma l’assessore. E non è nemmeno stata fissata una data per la sua istituzion­e.

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Immortalat­o Furbetto del cassonetto
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Sanzionati La foto dell’abbandono illecito di rifiuti pericolosi in via Gussalli

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